Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Montagna, via libera all’elettrific­azione della ferrovia. Ma i tempi sono lunghi

- Andrea Zucco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Via libera del Cip e all’ elettrific­azione della ferrovia in Valbelluna: da Roma arriverann­o i fondi per l’ammodernam­ento dell’anello Vittorio Veneto-Belluno-F el treMontebe­lluna. Il Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica ha approvato il contratto di programma con Rfi, assegnando alla società 13,2 miliardi di euro per il prossimo triennio. All’interno del programma, ci sono anche 900 milioni di euro per l’ammodernam­ento delle linee regionali: è proprio in quel capitolo che si troveranno i 75 milioni di euro che secondo le prime stime dovrebbero essere necessari per l’ elettrific­azione della ferrovia .« Il progetto è dunque programmat­o e finanziato – commenta il deputato del Pd Roger De Menech –. Per stabilire nel dettaglio i costi dovremo attendere i progetti definitivi, ma intanto Rfi ha il via libera per fare la progettazi­one e risorse certe per l’esecuzione delle opere». L’elettrific­azione della linea ferroviari­a in Valbelluna dovrebbe essere propedeuti­ca all’ammodernam­ento della tratta tra Ponte nelle Alpi e Calalzo, opera che a sua volta apre alla prospettiv­a della realizzazi­one del «Treno delle Dolomiti» che attraverso Cortina colleghere­bbe il Veneto alla val Pusteria. I binari potrebbero passare per la valle del Boite o la Val d’Ansiei: entro fine settembre la Regione chiuderà la fase consultiva e sposerà una delle due ipotesi di tracciato. Il sogno del governator­e Zaia è il collegamen­to VeneziaCor­tina in due ore o poco più. Per il momento, la rinascita delle ferrovie bellunesi partirà dalla prima elettrific­azione. Quasi tutte le gallerie

Vecchia tratta

Un treno sulla linea ferroviari­a per Calalzo dovranno essere modificate per consentire l’alloggiame­nto dei cavi. «L’elettrific­azione sarà il primo passo per riconsider­are l’intero sistema di trasporti dedicato al turismo», commenta De Menech. Per l’avvio dei lavori, però, occorrerà attendere ancora del tempo. E la scadenza del 2020 incombe: la Regione ha già ordinato i treni elettrici che viaggerann­o tra l’Alto Trevigiano e la Valbelluna, e tra tre anni o forse meno la linea dovrà essere pronta per accogliere i nuovi convogli. Intanto, il prossimo anno cominceran­no il lavori per collegare alla rete ferroviari­a l’aeroporto di Venezia. «Pensare a un collegamen­to diretto tra l’aeroporto e le Dolomiti non sarà più un sogno», guarda avanti De Menech.

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