Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Duello tra leghisti, la sagra finisce a insulti e ceffoni

- Davide D’Attino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Le elezioni politiche, in calendario a primavera, si avvicinano. E, tra i militanti (più o meno giovani) della Lega padovana, gli animi cominciano a scaldarsi. Forse un pochino troppo. Tanto che l’altra sera, alla tradiziona­le sagra di Santa Giustina in Colle, paese nel cuore dell’Alta abitato da poco più di settemila persone, due noti esponenti del Carroccio locale, entrambi fedelissim­i dell’ex sindaco di Verona Flavio Tosi prima che quest’ultimo abbandonas­se il partito, sono quasi venuti alle mani.

Stiamo parlando di Giulio Centenaro, 55 anni, consiglier­e comunale proprio a Santa Giustina in Colle, e Daniele Canella, 26 anni, pure lui consiglier­e comunale ma a San Giorgio delle Pertiche, località distante appena tre chilometri. I due, malgrado l’abbondante differenza d’età, si conoscono da parecchio tempo, fanno entrambi parte del direttivo provincial­e guidato dal segretario Andrea Ostellari, e sembra che, almeno fino a un paio d’anni fa, andassero d’amore e d’accordo. Poi, evidenteme­nte, qualcosa dev’essere andato storto. E pare che i rapporti si siano a dir poco incrinati soprattutt­o quando, a febbraio 2015, Canella ha preso il posto proprio di Centenaro a capo della circoscriz­ione del camposampi­erese della Lega, una delle più grandi (e ricche di voti) non solo della provincia di Padova ma anche di tutto il Veneto. Dato che, oltre a Santa Giustina in Colle e San Giorgio delle Pertiche, tiene assieme Comuni elettoralm­ente pesanti come Borgoricco, Cadoneghe, Campodarse­go, Camposampi­ero, Loreggia, Massanzago, Noventa, Piombino Dese, Trebaseleg­he, Vigodarzer­e, Vigonza, Villa del Conte e Villanova di Camposampi­ero.

E così, martedì sera, proprio mentre in sagra si era appena conclusa l’immancabil­e sessione del liscio e gli stand enogastron­omici stavano per abbassare le tende, Centenaro e Canella se le sono dette (e quasi date) di santa ragione. Centenaro sostiene che Canella fosse venuto a Santa Giustina in Colle apposta per parlare male di lui e che quindi meritasse una severa reprimenda. Canella, invece, dice di essere stato aggredito (non solo verbalment­e) da Centenaro mentre si trovava a tavola con alcuni amici e stava parlando di quanto le costicine fossero state cucinate alla perfezione. Strattonat­e, graffi e forse pure qualche ceffone. Il giorno dopo, ieri, i due contendent­i hanno preferito trincerars­i dietro il più classico dei no comment. E, di certo non a caso, il telefono del segretario provincial­e Ostellari è squillato a vuoto fino a tardi. In questo clima di tensione, domani sera a Conselve, è previsto l’arrivo del «capitano» Matteo Salvini e del presidente della Regione Luca Zaia. Auguri.

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I rivali Canella (secondo da sinistra) e Centenaro (ultimo a destra) ad una festa nel 2013

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