Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cinture slacciate e cellulari, la polizia schiera le auto civetta:«Troppi morti»
TREVISO Il mancato uso delle cinture di sicurezza e la distrazione. Sono queste le principali cause degli incidenti mortali nella Marca. Non quindi la velocità, o l’abuso di alcol e droghe. A mettere a rischio la vita sono invece due comportamenti sbagliati, che solo con un po’ di volontà (e grazie all’utilizzo di tecnologie già disponibili da tempo, come bluetooth e viva voce) potrebbero essere evitati, cioè quello di non allacciarsi le cinture di sicurezza e di guardare lo smartphone mentre si guida, per manvittime. dare messaggi, postare foto o chattare.
È il dato allarmante che arriva dal bilancio dell’attività della Polizia Stradale di Treviso, che conferma come questi modi di fare, nel corso del 2017, siano costati la vita ad almeno quattro persone. Ossia quattro delle sette vittime di fuoriuscite autonome, per le quali i rilievi non hanno accertato situazioni di alterazione fisica, elevata velocità o condizioni stradali tali da giustificare l’incidente. In totale, lo scorso anno, sono stati 24 gli incidenti mortali, con 26 In calo del 20 per cento rispetto al 2016 (ma i stratta dei dati relativi ai soli sinistri rilevati dalla Polstrada) e in controtendenza rispetto alla media nazionale, che ha visto ridursi il numero dei sinistri ma aumentare quello dei decessi. Quattro i pedoni e due i ciclisti investiti. Anche in questo caso, la causa potrebbe essere la distrazione: «Questi comportamenti sono davvero rischiosi e molto diffusi – commenta Alessandro De Ruosi, dirigente della Polstrada -, per questo lavoreremo per reprimerli con nuove campagne di prevenzione e controlli, anche con l’uso di auto civetta».
Quasi il 50% delle vittime dei sinistri mortali del 2017 non indossava la cintura e almeno per il 30% allacciarla avrebbe significato salvarsi la vita. Il mancato uso delle cinture è una delle voci con segno più (16%, con 1.214 multe) anche nel bilancio delle infrazioni contestate nel 2017, 13 mila, con il ritiro di 560 patenti, 323 carte di circolazione e il decurtamento di 21 mila punti. Aumentano anche i conducenti sotto effetto di droghe (più 15% con 23 sanzioni). Intensa anche l’attività di prevenzione, con 11 posti di controllo fissi per contrastare l’uso di alcol e droga alla guida, i servizi contro le stragi del sabato sera e quelli relativi al trasporto merci.