Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Imprenditore si schianta con l’aliante
Angelo Moresco, 59 anni, lascia moglie e due figli. L’attività con i fratelli
BELLUNO Angelo Moresco, imprenditore 59enne di Castello di Godego, si è schiantato con il suo aliante sul monte Serva, nel Bellunese. L’allarme era scattato domenica dopo che erano state perse le tracce del velivolo.
CASTELFRANCO VENETO Il giallo è durato meno di 24 ore e così le speranze di ritrovare vivo Angelo Moresco, imprenditore 59enne di Castello di Godego, scomparso nel nulla col suo aliante poco dopo essere decollato da Belluno, domenica mattina. Ieri gli uomini del Suem di Pieve di Cadore hanno avvistato sul Monte Serva, i resti dell’aereo e il corpo senza vita di Moresco, molto noto tra la Castellana e il Bellunese perché titolare, insieme ai fratelli e al cugino, delle concessionarie MarAuto. L’allarme era scattato nel pomeriggio di domenica quando Moresco avrebbe dovuto rientrare. Era decollato con il suo aliante verso le 12.30 dall’aeroporto Arturo dell’Oro. Doveva essere un volo di circa tre ore: andata fino a Feltre, sempre nel Bellunese, e ritorno. Ma alle 18.30 non era ancora tornato e nessuno dell’Aeroclub di Belluno, era più riuscito a mettersi in contatto con lui. Subito si è messa in moto la macchina delle ricerche. Insieme all’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha cominciato a sorvolare i monti dell’Alpago, il col Visentin e il Monte Serva, si sono attivati i vigili del fuoco e il Soccorso alpino dell’Alpago. L’ultima cella telefonica agganciata da Maresco era stata quella di Tambre. Ma le ricerche in quella zona, hanno dato esito negativo. Sospesa al calar della sera, le operazioni sono riprese ieri mattina, coinvolgendo anche un elicottero Uh205 dell’Esercito Italiano decollato dalla base Aves di Casarsa della Delizia (Pordenone). Ma è stata la squadra del Suem di Pieve di Cadore, impegnata in un’altra missione, a notare l’aliante in località Le Piaie, tra il Monte Serva e il Monte Pelf, a 1.800 metri di quota. Era quasi impossibile da riconoscere in mezzo alla ghiaia e alla roccia delle montagne bellunesi, ma grazie all’occhio esperto dei soccorritori i resti del velivolo sono stati localizzati. L’eliambulanza ha sbarcato tecnico di elisoccorso, medico e infermiere, che purtroppo hanno solo potuto constatare il deciale.
cesso del pilota. Purtroppo per Maresco, infatti, non c’era più nulla da fare. Lo schianto tremendo contro la roccia gli è stato fatale. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura, il corpo è stato recuperato con un verricello e trasportato all’ospedale di Belluno. Non è stata disposta, per ora, l’autopsia.
Angelo Moresco era titolare insieme ai fratelli Gian Paolo e Domenico e al cugino Michele, della concessionaria Ford e Peugeot MarAuto con sedi a Castelfranco Veneto, Montebelluna e Belluno. Un imprenditore stimato, che si era diplomato come odontotecnico, ma subito dopo la scuola era andato a lavorare col padre e i fratelli, specializzandosi nel settore commer- Un vero appassionato di motori. La passione per il volo era arrivata tardi, come ricorda il cugino Michele: «Da circa tre anni si era dedicato al volo, uno sport che lo entusiasmava così tanto da fargli abbandonare le immersioni subacquee che adorava. Per questo aveva conseguito il brevetto presso l’Aeroclub di Belluno e appena poteva, correva lì per decollare con il suo aliante».
La notizia della sua scomparsa è arrivata in mattinata a Castello di Godego e nella Castellana, suscitando profondo cordoglio: «Ci eravamo visti sabato sera. Sapevo che domenica sarebbe andato a volare, poi la notizia che era scomparso ci ha precipitato nell’angoscia fino all’epilogo che mai avremmo voluto vivere», ha detto ancora il cugino. Angelo Moresco lascia la moglie Antonella Baggio e i figli Angela e Alberto che, come il padre e gli zii, lavorano in concessionaria.
Il cugino Il volo era la sua grande passione. Appena poteva decollava