Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Morto da 4 giorni il profugo nel camion

- M.Cit.

MOGLIANO VENETO E’ morto per asfissia, almeno quattro giorni prima di essere trovato, dentro il cassone di un camion alla barriera di Venezia Est. E’ questo il primo esito dell’autopsia, sul corpo senza vita e in avanzato stato di decomposiz­ione, ritrovato il 6 giugno scorso su un camion carico di angurie, appena sbarcato al porto di Venezia dopo un viaggio in traghetto da Patrasso, in Grecia. Ieri mattina, su incarico del pm Giulio Caprarola che coordina l’indagine senza ipotesi di reato o indagati, il medico legale Alberto Furlanetto ha eseguito l’autopsia. Il corpo non presentava segni di violenza e la causa della morte, come si era già ipotizzato dall’esame esterno, è stata l’asfissia. Il medico al momento, non ha potuto stabilire l’età né la provenienz­a dell’uomo. Una morte che sarebbe avvenuta almeno 4 giorni prima del ritrovamen­to e quindi anche prima dell’imbarco del camion a Patrasso. Il mezzo, carico di frutta, era infatti partito dal porto greco il 4 giugno ed è stato fermato, per un banale controllo stradale, alla barriera di Venezia Est, lungo l’A4 all’altezza di Mogliano Veneto. Probabilme­nte l’uomo era un profugo che cercando un modo per arrivare in Europa ha pensato di sistemarsi nel cassone porta attrezzi senza rendersi conto dei rischi che correva. E potrebbe averlo fatto quindi, vista l’epoca della morte, prima che il camion arrivasse a Patrasso.

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