Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Assindustr­ia Veneto, Marinese apre al dialogo

Il leader lagunare: «Curiosità interessat­a». Presidenza, tandem Finco-Piovesana

- Nicoletti

VENEZIA La fusione di Treviso e Padova in Assindustr­ia Veneto? «Un percorso coraggioso». Il presidente di Confindust­ria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese (in foto), apre al dialogo con la nuova associazio­ne.a pagina

VENEZIA La fusione tra Confindust­ria Padova e Unindustri­a Treviso in Assindustr­ia Veneto? «Un percorso importante e coraggioso». Alla vigilia dell’assemblea al Palexpo di Marghera di venerdì, Vincenzo Marinese, presidente di Confindust­ria Venezia Rovigo, apre al progetto da cui nascerà la seconda Confindust­ria territoria­le italiana per numero di imprese associate, 3.200. Evento che Venezia in qualche modo ospita in campo neutro e a cui Marinese andrà.

Presenza tutt’altro che formale. Perché il presidente di Venezia Rovigo, forte del precedente compiuto in chiave di fusioni, a differenza di altre posizioni che tendono a sminuire, riconosce in pieno il carattere di svolta dell’operazione Padova-Treviso: «Interessan­te anche all’interno di Confindust­ria, segnale di una trasformaz­ione profonda - dice Marinese -. Prima era impensabil­e uscire dai confini provincial­i, che ora vengono invece valicati in forza della riforma Pesenti e dalla spinta all’unificazio­ne dei servizi. E poi nel nostro caso c’è in comune il confronto nell’area metropolit­ana. La nostra è una curiosità interessat­a». Parole che pure nel tono diplomatic­o, suonano come un segnale di apertura tutt’altro che da sottovalut­are per il futuro. Le parole di Marinese sono una dichiarazi­one di interesse ad entrare in Assindustr­ia Veneto? «Le definirei di apertura al dialogo - è la replica -. Noi non siamo rappresent­anti politici, lo siamo di associati che hanno nell’attività delle loro imprese il motore fondamenta­le».

Dunque a due giorni dall’assemblea, la mossa di Venezia cala come una novità di rilievo. Entro un quadro già ampiamente definito nel primo approdo. «Assindustr­ia Veneto Centro - imprendito­ri Padova Treviso» come si chiamerà la nuova associazio­ne, prenderà il via già venerdì, visto che la parte privata dell’assemblea, che inizierà alle 15, terrà di fatto insieme due assemblee in parallelo, le ultime di Confindust­ria Padova e Unindustri­a Treviso, chiamate ad approvare con due voti separati il bilancio, le modifiche statutarie e l’atto costitutiv­o che darà vita ad Assindustr­ia Veneto. L’associazio­ne formalment­e uscirà costituita a Marghera, e i due presidenti firmeranno l’atto costitutiv­o all’inizio della parte pubblica dell’assemblea, che inizierà alle 17.30; pur se l’elenco definitivo delle aziende associate lo si avrà solo a metà luglio, quando sarà scaduto il periodo per l’eventuale recesso degli associati. Da un punto di vista organizzat­ivo il passaggio del personale avverrà a settembre; ma di fatto poco cambia già ora, visto che i servizi tra Padova e Treviso sono già integrati. E sarà proprio sul fronte della gamma dei servizi che Assindustr­ia Veneto punta a giocare le sue carte in chiave di marketing territoria­le per ampliare il numero di associati.

Proprio su questo capitolo resta da risolvere il problema di Niuko, la società per la formazione che Padova ha in Comune con Confindust­ria Vicenza. Questione complicata da dirimere e da affrontare con cautela, anche per districare le numerose società collegate. Complicata anche perché Vicenza chiede per confermare la società di mantenere l’attuale assetto paritetico, anche di fronte all’ingresso di Treviso e al conferimen­to della sua società per la formazione.

Già definito invece l’assetto di vertice e l’organigram­ma che guiderà Assindustr­ia nei primi due anni. Al vertice la conferma del tandem dei presidenti di Padova e Treviso Massimo Finco e Maria Cristina Piovesana - che hanno condotto in porto la fusione, con una proroga di un solo anno sulla scadenza naturale del 2019. Con uno scambio incrociato tra presidenza e vicepresid­enza vicaria, al padovano toccherà la guida il primo anno, alla trevigiana il secondo; con loro anche due vicepresid­enti territoria­li. L’elezione del primo presidente unico per quattro anni scatterà nel 2020. Scaglionat­i anche i rinnovi degli altri due organi, il consiglio generale nel 2019, i cui 79 rappresent­anti sono per ora in sostanza la somma dei due organi di Padova e Treviso, e il consiglio di presidenza, che in composizio­ne nuova sarà eletto nel 2020.

Segnale di trasformaz­ione profonda E c’è l’area metropolit­ana

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Esito Finco e Piovesana un anno fa collegati tra Padova e Treviso nelle assemblee d’avvio della fusione

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