Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Insulti e minacce, madre e figlio denunciati dai vicini: alla sbarra

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Se la prendono con i vicini, con i figli dei vicini (tanto che alcuni hanno lasciato il condominio) e persino con il proprio avvocato, che rinuncia a difenderli. Protagonis­ti madre e figlio, 76 e 53 anni, a processo per stalking ai danni dei condomini della palazzina di Spresiano nella quale vivono. O vivevano, visto che alcuni dei vicini di casa, data la tensione provocata dai comportame­nti degli imputati, avrebbero deciso di vendere l’appartamen­to. E i due sono riusciti anche a farsi «mollare» dall’avvocato che li difendeva, che ha rinunciato al mandato e sono ora difesi d’ufficio, da Maria Grazia Stocco e Alessandro Romoli. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2012 e il 2014, quando nei loro confronti fioccarono le denunce. I due, infatti, avrebbero costretto i condomini a sopportare le loro angherie, avrebbero preteso di gestire gli spazi comuni come volevano. Insultando chi osava lamentarsi: «Se non si fa come vogliamo noi, vi ammazziamo». Se la sarebbero presa anche con i bambini con i quali all’inizio erano invece gentili e affettuosi. Diventando però morbosi al punto da far intervenir­e i genitori. Tanto era bastato a scatenare insulti e minacce anche nei confronti dei piccoli. (m.cit.)

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