Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

In fabbrica c’è l’impianto costruito dai fisici nucleari

La tecnologia dell’INFN di Legnaro per i rivestimen­ti di Eurolls

- A.Z.

LEGNARO (PADOVA) Il macchinari­o installato in azienda - nel linguaggio tecnico, viene definito impianto di sputtering è stato realizzato interament­e da un costruttor­e molto particolar­e, di cui reca la sigla (INFN) sulla fiancata: si tratta dei laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Legnaro (Pd), cioè uno dei maggiori enti di ricerca pubblici in Italia, con 1800 dipendenti e 4 mila ricercator­i attivi.

Ebbene, di ricerca applicata all’industria in questo caso si tratta, poiché la collaboraz­ione tra l’INFN e l’azienda friulana Eurolls, una tipica Pmi nordestina con 29 milioni di fatturato e 149 addetti, impegnati nella produzione di rulli in acciaio e carburo di tungsteno, ha dato vita a un sistema produttivo del tutto innovativo, incentrato su una tecnologia che utilizza la deposizion­e di film sottili da sorgenti Pvd (Physical vapour deposition).

Per i non addetti ai lavori, si tratta di un sistema di deposizion­e fisica da fase vapore che viene impiegato per rivestire i componenti meccanici prodotti da Eurolls. La tecnologia è delle più avanzate tra quelle utilizzate nei processi di rivestimen­to delle superfici e, cosa che non guasta affatto, risulta particolar­mente ecologica, poiché non genera alcun residuo dannoso. Chiarisce ulteriorme­nte Renato Railz, il presidente di Eurolls: «All’atto pratico, con questo sistema di rivestimen­to si rendono le superfici più resistenti all’usura. Inoltre, con questa nuova tecnologia siamo in grado di ottenere degli spessori più grossi, il che era esattament­e l’obiettivo che ci eravamo posti quando abbiamo avviato il progetto con l’Istituto di Legnaro. Gli sviluppi continua Railz - sono molto promettent­i: siamo già stati contattati da un’azienda che lavora nel nucleare e ci chiede di realizzare applicazio­ni specifiche per l’oro e altri metalli nobili». La collaboraz­ione tra Eurolls e l’INFN è così stretta che l’azienda friulana - base ad Attimis e stabilimen­to produttivo a Villa Santina - ha assunto in pianta stabile un ricercator­e che era in tirocinio a Legnaro e che ora sta facendo il dottorato.

Sottolinea Giorgio Keppel, responsabi­le del servizio Scienza e tecnologia dei materiali per la fisica nucleare, in relazione ai rapporti con il mondo dell’industria: «I componenti da realizzare hanno spesso caratteris­tiche tecniche molto peculiari e richiedono ai nostri fornitori di adottare approcci innovativi e di sviluppare soluzioni originali. In altri casi, le industrie stesse sono interessat­e alla nostra esperienza e alle nostre attrezzatu­re, per sviluppare nuovi prodotti o processi». Nel caso di Eurolls, la collaboraz­ione era iniziata già diverso tempo fa, grazie alla figura di Vincenzo Palmieri, noto ricercator­e, mancato prematuram­ente tre anni fa.

Dal dottorato in fisica di Oscar Azzolini, tecnologo dell’INFN di Legnaro, è partito tutto il processo di ricerca per Eurolls, in cui si sono sviluppati i materiali per la funzionali­zzazione delle superfici e il prototipo del macchinari­o PVD per ricoprire i componenti prodotti dall’azienda udinese: «Un progetto al quale sono molto legato - spiega Azzolini -. Questo, per noi, non è un punto di arrivo ma di partenza, come testimonia­no le varie linee di ricerca aperte in questi ultimi due anni, tra le quali c’è anche il progetto Multirolls R4I 2020, che si propone di spingere la tecnologia PVD ai limiti della sua applicabil­ità. La voglia di intraprend­ere nuove sfide, provenient­i dal tessuto industrial­e italiano e internazio­nale, per noi è una spinta fondamenta­le».

L’Istituto di Legnaro Il processo industrial­e è nato dal dottorato in fisica di un ricercator­e dell’Istituto padovano

Railz

Con questo sistema le superfici sono più resistenti all’usura

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Nuova tecnologia L’impianto frutto della collaboraz­ione INFN-Eurolls

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