Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Lo psicologo tra i banchi dell’asilo per spiegare che Nicolò è morto

I compagni del bambino all’oscuro della tragedia. Lutto cittadino a Marcon

- MARCON Gi. Co.

La scuola d’infanzia parrocchia­le ha deciso di chiamare uno psicologo per affrontare la morte del piccolo con i compagni di classe

In classe la sedia di Nicolò è vuota, i compagni giocano come se nulla fosse, quante volte era stato a cosa perché non stava bene. Per loro è un giorno come tanti altri, non sanno che il loro amichetto non tornerà più. In casa stava festeggian­do il compleanno della mamma assieme agli zii e ai nonni quando per prendere un oggetto, gli è caduto addosso un armadio. Inutili sono stati i tentativi di soccorrerl­o, inutile la corsa all’ospedale di Treviso, per quel piccolo di quattro anni il colpo alla nuca è stato fatale.

A scuola i bambini giocano, fuori le mamme vivono silenziosa­mente la tragedia, in classe le maestre cercano di non trasmetter­e le emozioni. Nei prossimi giorni, sia alla scuola d’infanzia parrocchia­le Maria Bambina, dove Nicolò Tassan stava tutti i giorni dalle nove del mattino alle quattro del pomeriggio, sia nell’istituto d’istruzione primario frequentat­o dal fratello maggiore, andrà uno psicologo per aiutare i piccoli ad affrontare il lutto. Ieri pomeriggio c’è stata riunione scuola-famiglia in cui sono state valutate le azioni da compiere, per il momento però l’argomento non è stato affrontato in classe. E nemmeno nelle case delle famiglie dei bambini compagni di Nicolò. «Abbiamo deciso di lasciare affrontare un tema così complicato per dei bambini ad un esperto, la questione a questa età è particolar­mente delicata», dicono le mamme che aspettano i loro figli fuori della scuola. Sul sagrato della chiesa di Marcon, poco dopo le tre e mezza di ieri pomeriggio erano tanti genitori pronti ad attendere i piccoli: sguardi tristi, poca voglia di sorridere, e qualche scambio di opinione su come affrontare la morte del bambino. La scuola dell’infanzia ha in programma qualche attività di commemoraz­ione, forse già in vista dei funerali, ma per il momento non è ancora stato definito nulla.

In via Piave, dove abita la famiglia Tassan, i vicini di casa non si danno pace e raccontano quegli attimi in cui hanno cominciato a sentire le sirene dell’ambulanza sempre più vicine, fin sotto alle finestre di casa: «Lunedì sera ho sentito le sirene — sussurra a mezza voce uno dei residenti della zona — ma non avrei mai pensato a qualcosa del genere. Come si può restare insensibil­i a un simile dolore? Qui abitano tante famiglie giovani, trasferite­si nell’ultimo decennio, che hanno figli di quattro, cinque, sei anni, e si conoscono tutti. È un’episodio che ha sconvolto l’intera comunità». Non stupisce la decisione del sindaco Matteo Romanello di proclamare il lutto cittadino: «In questi momenti le parole risultano sempre di troppo, ma mi sento di esprimere cordoglio e vicinanza per questa tragedia da parte dell’amministra­zione», sottolinea.

Nicolò era corso in camera all’improvviso l’altra sera, probabilme­nte perché voleva cercare qualcosa, forse una sorpresa da portare agli altri che stavano nell’altra stanza. Poi all’improvviso quel rumore violento, l’angoscia, la corsa in ospedale, l’attesa servante, infine il medico che conferma l’incubo di qualsiasi genitore. Il piccolo di quattro anni di Marcon è morto schiacciat­o da un mobile non agganciato alla parete. Da Treviso nel frattempo è arrivato il nulla osta per i funerali, dopo che la magistratu­ra ha deciso di non procedere con l’autopsia.

 ??  ?? Il lutto Nicolo Tassan abitava in via Piave a Marcon con i genitori. E’ lì che la scorsa sera il bambino di 4 anni è rimasto vittima di un incidente quando è stato schiacciat­o dall’armadio. Inutile la corsa all’ospedale di Treviso
Il lutto Nicolo Tassan abitava in via Piave a Marcon con i genitori. E’ lì che la scorsa sera il bambino di 4 anni è rimasto vittima di un incidente quando è stato schiacciat­o dall’armadio. Inutile la corsa all’ospedale di Treviso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy