Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il caso musei arriva a Roma «Interpellanza alla Camera»
Dalle commissioni comunali a quelle parlamentari. Il caso degli appalti per la gestione dei musei civici lagunari arriva a Roma, come preannunciato ieri dal presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. L’onorevole Pd, affiancato dalla consigliera comunale Monica Sambo e dal compagno di partito Emanuele Rosteghin, ha incontrato i delegati di Usb e Cgil, assieme ad una piccola rappresentanza degli stessi lavoratori impegnati nelle biglietterie, nei bookshop, nelle caffetterie e nella pulizia delle sedi museali. I quattro appalti sono ormai conclusi, ma se per i bar e le librerie non si sono viste anomalie nelle offerte, i ribassi per i servizi di pulizia e di guardiania – pari rispettivamente al 40 e al 23 per cento sulla base d’asta già ridotta – hanno messo in allarme anche il Comune, che ha avviato delle verifiche tuttora in corso. A questa incognita si aggiunge quella della clausola sociale, inserita in maniera «elastica» da Ca’ Farsetti; un quadro che preoccupa gli oltre 400 dipendenti, che tra le risorse ridotte e il mancato obbligo di riassorbimento del personale, temono di perdere ore, se non il posto di lavoro. «Proporrò un’interpellanza nella mia commissione – ha dichiarato Damiano – Cercheremo di interessare il ministero dei Beni Culturali, per fare luce su questi ribassi e assicurare la piena trasparenza». Si spera che il ministro Dario Franceschini intervenga così come già fatto per gli Uffizi, a Firenze, dov’è stata imposta una clausola sociale stringente. «Serve una valutazione su tutto il progetto museale – hanno poi ricordato Sambo e Rosteghin – chiudere i cosiddetti musei minori in anticipo è un danno per tutti, specie in un Paese che dovrebbe essere produttore di cultura». (gi. co.)