Muore travolto da una catasta di assi in negozio

Montegrotto, pensionato cercava assi per il trasloco del figlio. Indagati i proprietari del negozio

Travolto MONTEGROTTO (PADOVA) e ucciso a 70 anni in una rivendita di legname. Sante Lavezzo è morto sul colpo dopo essere stato colpito alla testa da una catasta di legname caduta da uno scaffale.

È morto sul colpo, MONTEGROTTO TERME (PADOVA) Sante Lavezzo, 70enne di Montegrotto, ex tabaccaio in pensione. Ieri mattina era uscito di casa per recarsi alla rivendita di legname Martini Snc, in via dell’Artigianato a Montegrotto. Stava aiutando il figlio che si era da poco trasferito a Monteortone, frazione di Abano Terme, e doveva comprare dei bancali di legno. Non sapeva che sarebbe stato l’ultimo giorno della sua vita. È entrato nel negozio intorno alle undici e stava osservando la merce quando alcuni bancali sono caduti su di lui, travolgendolo. I commessi, avendo sentito il rumore, sono subito accorsi. Hanno spostato i bancali e lo hanno trovato esanime. A nulla è valso chiamare l’ambulanza: i paramedici che non hanno nemmeno tentato di rianimarlo, hanno constatato il decesso e chiamato l’autorità giudiziaria. La salma è stata trasportata ad Abano Terme, dove avverrà l’autopsia. Sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal (il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro), per effettuare i rilievi del caso. Il pm non ha ordinato il sequestro del capannone: le normali attività possono, quindi, continuare. Tuttavia, proprietari e commessi sono rimasti scossi e ci vorrà un po’ per poter ritrovare la serenità. Le cause della caduta dei bancali sono ancora da chiarire. Non si sa se la colpa sia imputabile al cedimento strutturale degli scaffali, se la merce sia stata sistemata male o se si sia trattato di una tragica fatalità. I proprietari della rivendita e i loro commessi sono indagati per omicidio colposo e rischiano anni di carcere. La struttura degli scaffali presenti nella rivendita Martini è composta da colonne di ferro ancorate al muro lungo le quali sono presenti dei buchi. All’interno di questi vengono inseriti dei pali di legno che servono a sostenere la merce esposta. Teoricamente si tratta di una struttura molto solida, infatti viene utilizzata in molti negozi che commerciano legname.«Era una bravissima persona, sempre disponibile» ricorda l’attuale proprietario della tabaccheria di via Pietro d’Abano, prima appartenuta a Lavezzo. «Ho comprato il negozio da lui una decina di anni fa. Questa pessima notizia è stata per me una doccia fredda. L’ho saputo nel primo pomeriggio da alcuni giornalisti che mi chiedevano di lui. Sono caduto dalle nuvole, è stata una notizia terribile» dice il tabaccaio scuotendo la testa. «Tutti lo conoscevamo, era benvoluto e apprezzato. Aveva sempre una parola buona da dire ed era gentile con chiunque» afferma un signore che frequenta la tabaccheria da anni, la voce bassa, avvilita. «Conosco di vista la famiglia, sono persone perbene – afferma il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello – Esprimo la mia vicinanza ai familiari, è una tragedia orribile. Sono sicuro che le autorità faranno al più presto chiarezza su ciò che è successo, così da dare un po’ di pace a chi sta piangendo la perdita».

Ex tabaccaio Lavezzo aveva venduto la sua attività 10 anni fa