Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Martellago, effetto Lega Barbiero di rincorsa

L’uscente Barbiero in svantaggio: caccia alle alleanze

- Pierfrance­sco Carcassi

MARTELLAGO Il boom della Lega, che ha quadruplic­ato i voti di 5 anni fa. L’inseguimen­to del sindaco uscente. La sorpresa di Alessio Boscolo e il crollo del Movimento 5 Stelle, che dopo essere uscito di scena ufficialme­nte al momento del deposito delle liste, ha fallito anche con i «fuoriuscit­i».

Tra due settimane Martellago tornerà alle urne. In testa c’è Andrea Saccarola (Saccarola Sindaco, Lega, Forza Italia, Progetto Futuro) con il 40,83 per cento, grazie alle preferenze delle frazioni di Olmo e Maerne, che hanno scavato la differenza tra lui la sindaca uscente Monica Barbiero (Pd, Impegno Comune, Il Faro), ferma al 34,01. Una sorpresa per tutti. Altra musica rispetto al 2013, quando il centrosini­stra aveva conquistat­o il ballottagg­io con più del 48 per cento dei voti, per poi vincerlo con il 68. Stavolta è stata l’impennata della Lega a trainare il centrodest­ra: è il primo partito con il 20,11 per cento dei voti. Un exploit – nel 2013, quando aveva il “Nord” nel simbolo, era al 4,79 – spiegabile in parte con il successo del partito a livello nazionale (27,5 per cento alle ultime politiche in città); in parte con i voti arrivati da chi, non trovando il simbolo dei 5 Stelle sulla scheda, forse aveva in mente il binomio legastella­to all’esecutivo. «Il successo si spiega con il lavoro sul territorio: abbiamo il secondo consiglier­e per numero di preferenze, e non ha mai fatto politica», spiega il capolista del Carroccio, Alberto Ferri.

Secondo alcuni i votanti grillini si sarebbero in gran parte astenuti, dopo il 17,56 per cento alle amministra­tive del 2013 e il 32 alle scorse politiche. Sarebbero loro a spiegare in parte la discesa dell’affluenza dell’8 per cento: un pacchetto di voti eventualme­nte ancora in libertà. Non sono andati ad Andrea Marchiori, ex consiglier­e M5s candidato del Movimento Civico, escluso dal Consiglio comunale assieme a Virginio Castellaro (Sinistra per Martellago) e Marco Zago (Per Cambiare): «Qualcuno ha festeggiat­o anteponend­o le antipatie al bene di Martellago, ma ci sarà meno pluralità in Comune - dice Marchiori - Da oggi metterò ordine nel M5S locale». Difficile non cogliere un riferiment­o ai candidati della lista «ufficiale» esclusi dalla corsa sulla linea di partenza, a causa delle defezioni, che su Facebook non nascondono la soddisfazi­one: «La pazienza è amara ma il suo frutto è dolce», scrivono citando Rousseau. «Siamo disponibil­i a lavorare con chiunque voglia adottare il nostro programma, che rimane sul tavolo», è il mantra di Davide Da Ronche, il loro (ex) candidato sindaco. Che ammette di averlo illustrato a Saccarola: «Lo abbiamo fatto anche con altri – si difende – Non con Monica Barbiero». Da Saccarola i segnali positivi non sono mancati: «Decideremo la strategia stasera (ieri,

ndr) – chiarisce – niente chiusure, intanto andiamo avanti con il programma di Da Ronche sui rifiuti». Ma già nella notte di domenica c’era qualche mal di pancia al solo sentir nominare accordi.

All’angolo opposto, Monica Barbiero prende tempo sugli apparentam­enti: «E’ troppo presto – dice – ci riuniremo e valuteremo le possibilit­à». Il centrosini­stra non pare chiudere le porte. I voti più corteggiat­i sono i 1465 raccolti dall’Unione Civica di Alessio Boscolo, secondo partito (17,18 per cento): già capolista della civica Gente Comune nel 2013, Boscolo è sostenuto da nomi storici del centrodest­ra locale (Gianfranco Pesce, Moreno Bernardi, ed è consapevol­e di essere un potenziale «ago della bilancia»: “E’ un risultato che può essere determinan­te per il ballottagg­io – conferma lui - Anche se l’abbiamo ottenuto contro un centrosini­stra radicato e un centrodest­ra con molti mezzi, ci aspettavam­o qualche voto in più a Martellago». Sulle alleanze chiosa, sornione: «Le voci di accordi sono infondate, ma non ci precludiam­o nulla, in quanto lista civica: abbiamo comunque due consiglier­i. Aspettiamo. Siamo in fase di riflession­e e riposo».

Ferri (Lega)

Merito del lavoro che abbiamo svolto in tutto il territorio

Da Ronche (M5S)

Lavoriamo con chi vuole adottare il nostro programma

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