Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
San Marco, saltacoda più caro per pagare i restauri
VENEZIA Un euro in più per chi desidera saltare la coda o prenotare la sua visita per uno specifico orario. La basilica di San Marco, a partire dal prossimo aprile, aumenta il prezzo del suo servizio di prenotazione, che passerà da due a tre euro a persona, nell’attesa dei biglietti unici elettronici. Se infatti l’intento del Patriarcato di Venezia è quello di mantenere l’accesso alla chiesa libero, in quanto luogo di culto e non museo, resta la necessità di supportare i costosi lavori di restauro soprattutto dei mosaici.
In questi giorni la chiesa sta venendo cablata con la fibra ottica, necessaria per le nuove biglietterie, che però per la maggior parte del tempo emetteranno ticket gratuiti.
Anche chi si limiterà al giro gratuito davanti all’altare dovrà staccare un biglietto, per motivi di sicurezza, e si spera che grazie alle nuove tecnologie questa novità risulti indolore, senza ripercuotersi sui tempi di attesa per l’ingresso.
«Esattamente come accade da un anno, si pagherà solo per saltare la fila, ma vogliamo permettere ai visitatori di caricare sullo stesso tagliando anche i biglietti per il campanile, il museo marciano e la visita ai tesori, una possibilità che ora ci è preclusa», spiega Carlo Alberto Tesserin, primo procuratore di San Marco.
Le prenotazioni sono possibili solo da aprile a novembre, e fino a quest’anno il prezzo era di due euro a persona. «Il salta-fila è un servizio extra, gestito da una società terza — aggiunge monsignor Antonio Senno, del patriarcato veneziano — Diverso il discorso per i musei di San Marco: stiamo valutando il da farsi, ma nessun aumento sul prezzo del biglietto è previsto nel corso del prossimo anno, al massimo se ne parlerà dal 2019».