Folla all’anteprima con Alicia Giménez-Bartlett
Folla delle grandi occasioni alla presentazione dell’ultimo giallo della scrittrice catalana
Il quartiere gotico, le stradine, la Rambla, la playa e il porto di Barcellona prendono vita grazie alle parole della prima autrice internazionale ospite della 59a edizione della Fiera dei Librai di Bergamo, Alicia Giménez Bartlett, 66 anni. La scrittrice catalana ha presentato ieri il suo ultimo romanzo «Mio caro serial killer», all’anteprima moderata dall’assessore Nadia Ghisalberti. Più di 180 persone, fedeli lettori o semplici curiosi, adulti e bambini, provenienti anche da altre regioni d’Italia, hanno ascoltato all’auditorium di piazza della Libertà le ultime novità del decimo romanzo della serie che ha come protagonista Petra Delicado. Dai libri di Bartlett, in Spagna, un po’ come è successo in Italia con gli scritti di Camilleri divenuti popolarissimi in televisione grazie al commissario Montalbano, è nata una serie televisiva di grande successo. L’ultima opera tratta di un caso poliziesco che, a differenza delle precedenti, aggiunge l’elemento del killer che uccide le sue vittime con un coltello e ne sfregia il volto come se fosse il segno di un amante abbandonato.
«Visto che sentiamo parlare di serial killer solo in America, volevo che ce ne fosse uno anche mediterraneo, con tutte le caratteristiche che possono esserci nei nostri luoghi» spiega la scrittrice.
E si scoprirà la sua identità? «Io non lo so — ironizza — bisogna leggerlo».
L’ironia, che contraddistingue il carattere dell’autrice, si può ritrovare anche in Petra: «Ci sono degli elementi che ripropongono il mio carattere ma non tutti. Anche i racconti sul sesso e la violenza — ride —. Ad esempio Petra è stata più coraggiosa di me e ha avuto 3 mariti. Io unicamente due e uno l’ho ancora».
Durante l’incontro a Bergamo dove l’autrice è stata già una volta, due anni fa, in occasione della presentazione del libro «Uomini nudi», sono emerse tematiche culturali e d’attualità. Nel «Mio caro serial Killer», iniziato due anni fa e uscito il giorno dopo il referendum catalano per pura casualità, vengono citate le agenzie matrimoniali, presenti in modesta misura anche a Bergamo, che danno lo spunto per parlare della solitudine, dell’amicizia uomo – donna e del ruolo «sociale» che può avere un romanzo giallo. «Petra ha il suo collaboratore di fiducia, Fermin Garzon, e sono un maschio e una femmina. Oggi non è possibile vedere una differenza tra uomo e donna. Le agenzie matrimoniali sono citate perché ci sono persone che vanno non solo per sposarsi ma anche per un compagno, per un caffè, per sesso e allora, mi sono chiesta, perché non fare un giallo sulla solitudine?». Impossibile non citare per l’autrice il libro «Dove nessuno ti troverà», vincitore nel 2011 del premio Nadal, che tratta della vita della rivoluzionaria anti-franchista Teresa Pla Mesenguer conosciuta come la «Pastora»: «Sin da quando ero a scuola mi domandavo chi fosse quella figura leggendaria». La scrittrice tornerà a Bergamo in settembre: «Verrò da Barcellona con degli amici per fare la turista, voglio visitarla perché non sono ancora riuscita a vederla bene. Per quello che ho visto mi pare una città elegante, grande e viva dove si potrebbe ambientare un giallo. Voglio andare a Bergamo Alta a vedere il borgo medievale». E il prossimo libro? «Ancora su Petra. Questa volta sarà un’autobiografia, ho già scritto 30 pagine». L’incontro si chiude con il fiume di lettori appassionati che hanno comprato il libro ma vogliono l’autografo, ci sono anche Angela,di 7 anni, ed Eleonora, che le ha fatto un ritratto su un foglietto. L’ultimo ad arrivare è Fabio Bergamaschi, 74 anni, da quattro giallista sulla città di Bergamo, che ha portato il suo libro alla scrittrice: «Alla mia preferita» cita la dedica.