Corriere della Sera - Io Donna

LE SCELTE DI UN SENATORE

- Blog.iodonna.it/fabrizio- roncone

Il senatore Vincenzo D’Anna, 64 anni, da Santa Maria a Vico, Caserta, e per i cronisti parlamenta­ri fonte inesauribi­le di notizie e retroscena: furbissimo, perfdo, ex democristi­ano, poi berlusconi­ano di ferro, è stato tra i primi a mollare il Cavaliere al suo destino; ora è con Denis Verdini e le sue truppe pronte a muovere, se serve, in soccorso di Renzi e del Pd. Ma davvero vi continua a sembrare così strana questa nostra scelta politica?

Più che strana, senatore, inquietant­e...

Be’, allora le spiego le ragioni per cui abbiamo lasciato in massa Berlusconi...

Continui.

Eh... Mannaggia... Il fatto è che quello... Eh... Quello sta gravemente malato...

Ma no?

Eh... E sa come si chiama la malattia di Berlusconi? Albagia galoppante.

Albagia: boria, vanità pomposa.

Esatto: quell’uomo non riesce ad accettare l’idea che il suo tempo è concluso. Che servirebbe un’altra leadership. Niente: non si rassegna. E guardi che era malmostoso pure quando, grazie al patto del Nazareno, Verdini era riuscito a rimetterlo sulla scena politica...

Abbiamo sempre detto che...

Guardi, a me di quello che è sempre stato detto, non importa nulla. Io voglio continuare a vivere politicame­nte. Perciò, quando abbiamo capito che stavano trasforman­do Palazzo Grazioli nel bunker di Berlino, abbiamo fatto le valige.

Traditori.

No... Uomini che, per il bene del Paese, vogliono fare le riforme... E quelle si possono fare con Renzi, mica con Berlusconi...

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