DIBATTITI DA DONNE
a volte ci si rende conto di non essere all’altezza. Come donne, e come donne che scrivono su giornali femminili. Si cerca di analizzare problemi veri, dare suggerimenti saggi, fornire i migliori consigli sulle peggiori frivolezze. Ci si industria a capire che cosa vogliono le lettrici. Spesso si sbaglia. Di rado ci si imbatte nel Verbo. Succede in questi giorni andando su sito di cultura pop della
e leggendo l’elenco degli articoli che «noi donne di mezza età vorremmo leggere». Li si legge, e ci si colpevolizza per non averci pensato. Gli argomenti proposti sono cruciali: “Tentare di risolvere problemi spendendo un sacco di soldi: una giustificazione”; “Queste posizioni sessuali sono degradanti o solo scomode?”; “Interventi anti- età: come parlarne con le conoscenti facendo finta di non averne fatti”; “Donne che curano troppo, che si prendono cura di troppa gente, le persone che si prendono cura di loro, insomma altre donne”; “Sono l’unica che non si diverte a chiacchierare col parrucchiere?”; “Come trasformare il guardare lo smartphone sul divano a fianco del partner in una pratica erotica”; “Come formulare offerte insincere di aiutare in cucina”; “Come tenere a bada gli eccessi autocongratulatori del vostro collega”; e “Perché ci sono tante gravidanze accidentali nei film quando nella realtà è difficile riuscirci?”. Ad
scherzano, ma neanche tanto (io vorrei approfondire la questione delle offerte insincere in cucina, per dire).