Corriere della Sera - Io Donna
I MIGRANTI E IL BICCHIERE MEZZO PIENO
tutto si può dire di Matteo Renzi tranne che non sia un inguaribile ottimista. O, come direbbe lui, un “dispensatore di ottimismo per far riavere al Paese la giusta autostima”. E allora forse il presidente del Consiglio eccede in questa sua disposizione psicologica quando dice che in Italia “non ci sono situazioni di disagio come a Idomenei o a Calais”. Benché si sia scoperto che l’emergenza di Ventimiglia, di cui tanto si è detto e scritto, riguardava la presenza di appena cento migranti in quella cittadina. Comunque, il premier vede sempre il bicchiere mezzo pieno e non nasconde affatto questa sua propensione. Il che significa che c’è da credergli quando afferma che “il fenomeno migratorio durerà degli anni”, invece di raccontare che si tratta di una cosa passeggera e che presto si aggiusterà tutto. Anni, non mesi e men che meno settimane. Insomma, gli italiani dovranno imparare a convivere con questo fenomeno, perché non ci sono soluzioni-tampone che tengano. Le si può invocare e anche dettagliatamente illustrare in campagna elettorale, ma una volta che il voto è alle spalle occorre tornare a fare i conti con la realtà. La quale realtà, sempre per usare le parole del presidente del Consiglio (ma non solo le sue, perché anche le stime che vengono fatte su questo fenomeno convergono), è questa: “Non è in atto nessuna invasione”. Il che, ovviamente, non esime l’Italia e l’Europa in genere dal farsi carico del problema.