Corriere della Sera - Io Donna
AIUTO, C’È L’ENDORSEMENT DEI NAZISTI
anni fa, prima delle presidenziali austriache, di Pegida in Germania, di Marine Le Pen candidata all’Eliseo, delle foto pornosoft di Matteo Salvini, si provava un piacere passatista a dire «io li odio i nazisti dell’Illinois». In a John Belushi e Dan Aykroyd bastava sterzare sul marciapiede di un ponte per buttare di sotto i nazionalsocialisti-macchiette. Una volta la cultura pop poteva davvero seppellire i nazi con una risata, o fargli fare un bagno. Adesso, capita che i nazi segnalino icone pop da loro approvate. La cantante Taylor Swift, per dire, è stata promossa “dea ariana”. In quanto bionda, con radici nella musica country, “forme scultoree e condotta angelica”. Quello per Swift è partito come endorsement a freddo. Ha funzionato. Ora molti esponenti della Aryan Nation americana, popolare soprattutto nel West, sono suoi fans. Anche perché, ha spiegato un ariano al sito Broadly: «Taylor è segretamente nazista e aspetta il momento in cui Donald Trump verrà eletto e lei potrà uscire allo scoperto e annunciare la sua agenda ariana ». Anche Trump è icona pop e altro dei nazi americani, e non ha mai rifiutato il loro appoggio. Swift ha segnalato a suo tempo di aver votato per Obama; gli ariani del Far West insistono a trovare messaggi nazi nelle sue canzoni. Una ragazza arianissima posta su Instagram frasi di Hitler attribuendole a lei. E la commistione nazipop - e Trump - rischia di diventare, rapidamente, accettabile. E non va bene, anche non essendo Swift.