Corriere della Sera - Io Donna
Sonoro
Dal 22 agosto al 4 settembre, nell’ambito di Sculil borgo del comune di Torgiano ( Pg) ospita una personale dello scultore e architetto giapponese Hidetoshi Nagasawa.
Fra le pagine Le seduzioni dell’Arte Povera Siamo dinanzi al più importante movimento italiano del dopoguerra, l’Arte Povera. Un’esperienza che si offre come punto di convergenza di stili. Accoglie tensioni primarie e, insieme, tensioni concettuali. Da un lato, Mario e Marisa Merz, Kounellis, Ceroli, Pascali, Anselmo, Zorio e Penone che, influenzati dagli studi di Lévi-Strauss e dagli scritti di Pasolini, auspicano un ritorno a una naturalità pura. Si appropriano di elementi comuni, che isolano dai contesti abituali. Vogliono far avvertire l’architettura segreta sottesa a materiali come alberi, rami e foglie attraverso abili gesti di modellazione. Dall’altro lato, Pistoletto, Boetti (sopra, Paolini, Fabro, Calzolari e Piacentino che, in consonanza con le sperimentazioni di scrittori come Calvino e Perec, pensano l’arte come riflessione analitica, esercizio mentale, disciplina combinatoria. Si concentrano sulla dimensione logica della pratica artistica: sulle ambiguità dei significati, sui giochi fra le diverse parti delle opere. Questa dialettica tra “corporeità” e “mentalismo” continua a sedurci, a 50 anni dalla nascita del fenomeno poverista.
Parigi, Centre Pompidou, fino al 29 agosto,