Corriere della Sera - Io Donna
FEMMINILE PLURALE
Umiltà, passione e qualità. Su questi tre pilastri una maison italiana (e familiare) progetta il suo futuro
Con il suo attaccamento al lavoro e alla famiglia ha concretamente saputo comunicare che la moda non è solo frivolezza o sfarzo omondanità, ma tanto impegno, sacrificio e passione». Giulia Marani ricorda così il contributo lasciato da suo padre, scomparso prematuramente lo scorso gennaio all’età di 70 anni, al fashion system. Più di trent’anni di storia per una casa dimoda che ha fatto del Made in Italy il suo credo e dell’innovazione il suomarchiodi fabbrica, eredità adessonelle mani delletr ed onne più importan tinella vita di AngeloMarani. La moglie Anita Lini, presidente del cd adi Mar ex, le due figlie Giulia, designer, e Martina, alla direzione amministrativa .« I oc imetto la creatività, mia sorella la razionalità e miamadre la diplomazia», così la stilista spiega il nuovo corso tutto al femminile dell’azienda. Un futuro ricco di novità che non dimentica le origini e il passato. «Nelle nostre collezioni non mancheranno mai le stampe esclusive e i colori, pensa tipe runa donna sicura », che nella sfilata autunno-inverno prendono vita attraverso trame patchwork fatte di fantasie floreali, lettering, motivi animalier e mix di nuance. Angelo Mar ani era un creativo artigiano e uomo di fabbrica, maniacale nella cura dei dettagli e della manifattura. Talepadre talefiglia. Oggi Giulia ne segue l’esempio, «ho la fortuna di poter intervenire in ogni fase della produzione direttamente nei nostri reparti interni. Seguire la realizzazione dell’idea in prodottomi permette di sperimentareal massimo. Anche un capo all’ apparenza classico può diventare ultra contemporaneo se le lavorazioni sono innovative e realizzate con le tecnologie più all’avanguardia». Così nell’ ultima collezione si trovano gonne di plissè patchwork arricchite da inserti termosaldati, scuba di velluto accoppiati al cavallino, abiti in maglia di ciniglia stretch effetto rete. La passerella durante la settimana dellaModa diMilano lo scorso febbraio è stata la prima senza il suo fondatore; e nell’uscita finale un messaggio ha sfilato sulle T-shirt indossate dalle modelle. Recitava :“Angelo MaraniFo re ver ”.