Corriere della Sera - La Lettura
Tori! Tori! Tori!
Tori Amos (1963), americana di sangue Cherokee, voce e pianoforte, negli anni Novanta pareva la nuova Kate Bush, più tormentata e oscura. Fascino, un Bösendorfer suonato con una sensualità dirompente. Poi dischi deludenti e parentesi classiche. Ora torna a graffiare. Native Invader è riflessivo, ispirato e politicamente scorretto: sa delle migliori atmosfere barocche dei primi album. Stavolta Tori e il suo Bösendorfer non hanno sbagliato.