Dalla finestra spara in casa del vicino
Rozzano, arrestato pregiudicato: nel suo appartamento custodiva un arsenale
Il botto inequivocabile di uno sparo e il rumore dello schermo del televisore che va in frantumi. Il padrone di casa, un pensionato di 75 anni, si alza di soprassalto dal divano. Un proiettile calibro 45 ha forato la porta finestra della sala, ha trapassato la tv ed è andato a conficcarsi nella porta d’ingresso dell’appartamento. «Se fossi stato in piedi sarei morto», dirà poi l’anziano sotto choc ai carabinieri.
Sono le 4 di sabato pomeriggio nel quartiere Aler di Rozzano. Le strade hanno i nomi dei fiori, ma di poetico in questo rettangolo d’asfalto c’è ben poco. Qui i carabinieri conoscono tutti. Non è difficile seguire la traiettoria del proiettile per capire che il colpo è partito dal palazzo di fronte, in via Primule. Al secondo piano abita una vecchia conoscenza dei militari, F.P., un 46enne con diversi precedenti. Lo trovano in stato confusionale. Durante la perquisizione dell’appartamento recuperano la pistola che ha sparato, una Peters Stahl calibro 45 con il caricatore inserito e le cartucce, risultata rubata in Brianza 20 anni fa, due pistole scacciacani e la riproduzione di una mitraglietta dell’HKMP5 tutte prive del tappo rosso, due placche distintive dell’Arma dei carabinieri senza numero di riconoscimento. Oltre alle armi ci sono pure delle fascette da elettricista e una maschera in lattice.
Secondo la ricostruzione dei militari il 46enne, che è stato arrestato, stava maneggiando la pistola davanti alla finestra dell’appartamento quando è partito un colpo per sbaglio. «Cose che accadono nel nostro quartiere — commenta Antonio Finotto, presidente dell’autogestione Aler di via Verbene —. Qui i carabinieri passano tutti i giorni. Tra detenuti ai domiciliari, ex carcerati e spacciatori, viviamo in continua emergenza». Il quartiere delle vie dei fiori conta 6.800 appartamenti di edilizia popolare in cui abitano 18 mila persone, circa il 40 per cento della popolazione di Rozzano. «La percentuale più alta d’Europa», spiegano in Comune. Tanti gli episodi di criminalità. Tra i più recenti, il tentato omicidio di via Mimose avvenuto a settembre quando un pregiudicato cercò di uccidere l’ex socio investendolo con un camion. Per sfuggire all’arresto si era nascosto proprio in un appartamento del quartiere. Da allora, dopo un incontro tra il sindaco e il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, sono stati rafforzati i pattugliamenti. Ogni mese i carabinieri della Compagnia di Corsico organizzano a Rozzano servizi di 6 ore in cui vengono impiegati 30 militari. Blocchi stradali, controlli coordinati: interventi di grande visibilità concentrati nel quartiere per dare un segnale alla criminalità.