Spettacoli storici da rivedere in video
Ci sono allestimenti che segnano la storia di un teatro. Alla Scala la «Traviata» firmata da Luchino Visconti, la «Bohème» di Franco Zeffirelli, «Le nozze di figaro» di Giorgio Strehler, il trittico rossiniano che Jean-Pierre Ponnelle aveva creato per Claudio Abbado a inizio anni Settanta, segnando una vera e propria «Rossini renaissance». Spettacoli che da decenni continuano ad essere riproposti e non smettono mai di emozionare. Stasera ad esempio il sipario dei Piermarini torna ad alzarsi sulla «Cenerentola» che Ponnelle aveva firmato nel 1973, con Abbado sul podio: un omaggio al maestro milanese a cinque anni dalla morte, e al regista parigino scomparso nel 1988. Perché gli allestimenti rimangono, ma per ragioni anche semplicemente anagrafiche cambiano i loro interpreti: 46 anni fa erano Federica von Stade, Francico Araiza e Claudio Desderi, stasera sono Marianne Crebassa, Maxim Mironov ed Erwin Schrott. Da qui è nata l’idea del sovrintendente Alexander Pereira di portare in teatro non solo quegli spettacoli, ma anche i loro interpreti: due anni fa ha inaugurato un ciclo di proiezioni per avvicinare ancor più il pubblico alla storia della Scala; spettacoli disponibili in dvd, ma poterli vedere su megaschermo e seduti in platea o in un palco del Piermarini ha tutto un altro fascino. Così alla “prima” di «Cenerentola» seguirà domani alla stessa ora in cui iniziano le opere, la proiezione dei primo titolo rossiniano che Ponnelle creò per Abbado a Milano nel dicembre de 1970, «Il barbiere di Siviglia» (ore 20, Scala, ingresso gratuito previo ritiro del biglietto, fino a esaurimento posti: presso la biglietteria del teatro in largo Ghiringhelli, ore 12-18). Gli interpreti di allora erano Teresa Berganza, il Figaro per antonomasia Hermann Prey, Luigi Alva, Enzo Dara, Paolo Montarsolo. Il terzo titolo che Ponnelle portò in scena fu «L’italiana in Algeri», che inaugurò la stagione 1973-74. (e. pa.)