L’ADRENALINA DA VITA ROMANA IN UNA CONTINUA FICTION TRASH
Caro Conti, Casamonica e Spada icone della nuova imprenditoria. Obsoleti i centri commerciali, perché in strada si trova comodamente di tutto, dai frigoriferi ai materassi... Oggi ho visto passare un bus, non ancora in fiamme, ho incontrato un vigile e un netturbino, come da mesi non accadeva. Spelacchio ci ha ricondotto alla magia del candore dolomitico, tanto quanto i centurioni evocano ogni giorno i fasti dell’Impero. La perenne «emergenza» in cui tutti viviamo (rifiuti, mobilità, buche) scongiura infine la noia alimentando la quotidiana adrenalina dell’imprevisto e dell’avventura. Andrea Di Rienzo
Verissimo. Abitare e lavorare a Roma è come vivere in un anti-Truman Show. L’adrenalina è un carburante indispensabile se si vuole superare il disastro delle buche, dell’assenza di mezzi pubblici, della catastrofe ambientale (rifiuti abbandonati e alberi che crollano), delle auto in seconda e terza fila, di una burocrazia miope e nemica della collettività. Così come nel Truman Show tutto era perfetto, la vita a Roma sembra il frutto di una sceneggiatura ricalcata sul modello di «Brutti, sporchi e cattivi» di Ettore Scola, straordinario film del 1976. La noia? L’unico pericolo che non corriamo, in questa grottesca fiction. pconti@corriere.it