Corriere della Sera (Roma)

DiFra: «Serve forza, il modulo non conta» Florenzi è quasi out

- Gianluca Piacentini

Giocare ogni tre giorni, come ha detto Perotti alla stampa argentina, è il sogno di ogni calciatore. Sempre in campo, più partite che allenament­i. Nello stesso tempo, però, è l’incubo di ogni allenatore, che deve fare i conti con gli infortuni, la stanchezze e le scelte di turnover che ti fanno passare per un genio quando le indovini e come un limitato quando le sbagli.

La Roma è appena uscita da una delle notti più esaltanti della sua storia. Però Eusebio Di Francesco è subito atteso da un’altra prova: il derby. Il suo compito è duplice: far dimenticar­e a tutti la gara con il Barcellona e fare le scelte migliori per battere la Lazio e mettere al sicuro la prossima partecipaz­ione alla Champions.

Il problema è trovare il giusto equilibrio, in campo e fuori: «L’entusiasmo deve esserci, come la consapevol­ezza di quello che abbiamo fatto: contro la Lazio dobbiamo rimettere in campo la stessa motivazion­e. È una partita che vale più di tre punti, vale un posto in Champions, ha un’importanza doppia».

Dal punto di vista tattico, il dubbio è se ripartire dalla difesa a tre utilizzata contro il Barcellona o ritornare all’antico con il 4-3-3 di ordinanza: «Contro il Barcellona era un 3-4-2-1, ma modulo e sistema sono dinamici. È stata una scelta ponderata, che ha dato valore aggiunto e mi ha fatto capire che si può giocare così anche in altri casi. Però siamo arrivati ai quarti di Champions con il 4-3-3 e tutto può diventare nulla se non si interpreta quello che si fa con convinzion­e: i numeri vanno a farsi friggere se non c’è un atteggiame­nto corretto».

Dipenderà anche dalle condizioni di Manolas e Florenzi, non al top. Kostas, però, si è allenato con il gruppo mentre Ale no. Con il primo si va verso la difesa a tre con Bruno Peres a far riposare «Flo». Si deciderà oggi dopo gli ultimi provini.

C’è un dubbio anche in attacco: Schick (favorito) o Cengiz al fianco di Dzeko: «Non voglio dare vantaggi ad Inzaghi, ma giocherà uno tra loro due. Edin ha delle qualità tecniche e fisiche impression­anti: con il Barcellona ha fatto la sua miglior partita da quando è con me per applicazio­ne, attenzione, determinaz­ione e convinzion­e. Spero ripeta quella prestazion­e in futuro, sia con le grandi sia con le formazioni meno blasonate, anche se per me tutte le squadre vanno trattate allo stesso modo. Da qui passa la nostra crescita».

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Incerto Alessandro Florenzi, 27 anni, rischia di saltare la stracittad­ina per infortunio

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