Avvoltoi in volo su Manuel: «Lo farò camminare per 4.000 euro»
Il padre del nuotatore: guaritori che chiedono 4.000 euro per farlo camminare, ho dato tutto alla polizia
Ora attorno a Manuel spuntano anche gli avvoltoi. « C’è gente che mi ha contattato in questi giorni dicendo che per 4 mila euro faceva camminare Manuel. Ho passato tutto alla polizia, vedranno loro adesso cosa fare». L’obiettivo di Franco Bortuzzo è sempre quello di far uscire al più presto il figlio dal San Camillo, ma c’è purtroppo altro che ruota attorno alla drammatica vicenda del nuotatore.
«C’è gente che mi ha contattato in questi giorni dicendo che per quattromila euro faceva camminare Manuel. Ho passato tutto alla polizia, vedranno loro adesso cosa fare». L’obiettivo di Franco Bortuzzo è sempre quello di far uscire al più presto il figlio dal San Camillo, ma c’è purtroppo altro che ruota attorno alla drammatica vicenda del nuotatore ferito per errore da un colpo di pistola all’Axa-Casalpalocco nella notte fra il 2 e il 3 febbraio scorsi.
«Adesso dovremo cambiare casa, quella dove abitiamo è su tre piani. Impensabile nella situazione attuale rimanere lì. Dobbiamo pensare ad altro, ma affronteremo anche questa per Manuel», ha aggiunto ieri il papà del 19enne mentre le condizioni del ragazzo vengono monitorate costantemente dai medici della terapia intensiva. Il giovane, colpito alle spalle in piazza Eschilo da Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, in carcere a Regina Coeli accusati di tentato omicidio in concorso, è forte. La sua voce sicura.
Ieri è stato liberato da altri macchinari che lo aiutavano nella ripresa del polmone sinistro, trapassato dal proiettile calibro 38 che si è poi conficcato nel midollo paralizzandolo dalla vita in giù. Un passo che potrebbe far avvicinare il momento del trasferimento in un reparto di degenza. La prognosi rimane infatti per il momento riservata. Si pensa che Manuel rimanga al pianterreno del blocco centrale del San Camillo almeno un’altra settimana, poi comincerà la riabilitazione. Per oggi è atteso l’arrivo di un’équipe medica di un centro specializzato di Milano.
Intanto la polizia continua nelle indagini sul ferimento del 19enne trevigiano, un agguato alla persona sbagliata nell’ambito di un regolamento di conti fra bande di spacciatori di zona, ma sono in corso accertamenti proprio su quanto segnalato giorni fa dal padre di Manuel, che aveva parlato di essere stato contattato da persone che, in cambio di soldi, avevano prospettato guarigioni miracolose per il figlio. Era quello anche il momento di altre segnalazioni, comprese quelle utili che avrebbero potuto portare alla cattura dei due sparatori, che alla fine - sotto la pressione della polizia - si sono costituiti la settimana scorsa direttamente in Questura.
Sul fronte delle indagini questa settimana potrebbe riservare sviluppi. Quanto accaduto a piazza Eschilo ha acceso i riflettori su una zona dove, come hanno confermato i partecipanti alla fiaccolata di solidarietà a Manuel nel pomeriggio di sabato scorso, i residenti chiedono maggiore sicurezza. Ma anche dove bande e clan, se non la malavita organizzata, non disdegnano di incontrarsi per coltivare affari illeciti in un quartiere residenziale. Accertamenti sono in corso non soltanto sull’O’Connell Irish Pub, il locale della rissa fra una dozzina di persone, compresi alcuni pugili della zona di Acilia, che ha preceduto l’agguato a Manuel, già controllato nei giorni scorsi dalla polizia amministrativa della Questura. Il commissariato di Ostia ha inviato a San Vitale una relazione nella quale si chiedono provvedimenti da parte del questore, che potrebbero ora portare alla sospensione della licenza a tempo determinato.