Omaggi a Pablo
Diventare Picasso. Cominciando dalla passione per gli idoli africani e i grandi miti oceanici. Forme primitive che lo Spagnolo esibirà in ogni fase della sua pittura. Soprattutto nei ritratti femminili, dedicati a Marie Therèse e a Jacqueline, a Dora e Françoise. Donne amateodiate, con un’incredibile ambivalenza, come avvenne con la bella Olga, che sposò nel 1918. Celebre danzatrice nei Balletti russi di Diaghilev, abbandonò la carriera per la famiglia. Picasso ricambiò realizzando la grande tela Parade, per il balletto omonimo; l’opera, messa a punto nella primavera del 1917 durante un viaggio a Napoli, sarà in mostra, dall’ 8 aprile, al Museo di Capodimonte. Ma il matrimonio con Olga, pur se allietato dalla nascita di Paulo, che morirà suicida, non funzionò. Troppo gelosa lei, seduttore compulsivo lui, che a 46 anni, la lascerà per Marie-Thérèse, di 30 anni più giovane. Quattro mostre dedicate a Pablo, con Olga al Musée Picasso di Parigi, dal 21 marzo; con i ritratti al Museo Picasso di Barcellona, dal 17 marzo; con i Primitivi al Quai Branly di Parigi, dal 27 marzo.