Radicchio
Tolta la sua radice amara, si consuma cotto o crudo. Anche grigliato. Ha poche calorie, effetti depurativi ed è utile in caso di anemie
Secondo i botanici tutti i tipi di radicchio sono riconducibili al una varietà spontanea dell’Oriente e sarebbero stati introdotti in Europa intorno al XV secolo. La coltivazione nel Veneto è la più antica e risale con certezza al secolo XVI. È una pianta biennale o perenne con una lunga radice a fittone cilindrica o conica che, recisa, spande un lattice bianco amaro. Il radicchio, riconducibile alla famiglia delle margherite o composite, appartiene al genere Cichorium o cicorie, che comprende alcuni tipi a foglie rosse più omeno intensamente variegate e screziate. Fa parte di quelle erbe, umili ma buone, che la medicina naturale e quella ufficiale hanno sempre utilizzato per migliorare la funzionalità gastrointestinale, specie in presenza di stati gastritici seri. I radicchi possono essere consumati crudi o cotti, persino grigliati in ogni caso forniscono ottime proprietà salutiste, quasi medicamentose. Da un punto di vista officinale troviamo tra i costituenti: lattoni sesquiterpenici, derivati dell’acido caffeico, idrossicumarine, flavonoidi, sali minerali, vitamine, aminoacidi. Il radicchio è composto per il 93% da acqua e da molti sali minerali come calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, selenio, zinco, rame e manganese, per questo è considerato un rimineralizzante e adiuvante nelle anemie. Contiene ancora luteina e zeaxantina come betacaroteni, tra gli aminoacidi troviamo: arginina, fenilalanina, treonina, metionina, isoleucina, istidina, lisina, triptofano e valina. È depurativo grazie al suo contenuto in principi amari, sostanze che stimolano la produzione di bile costituendo un valido aiuto al buon funzionamento del fegato e alla digestione dei grassi. Oltre a questa funzione, altri aspetti terapeutici interessanti sono: quella stomachica ed eupeptica, cioè di stimolazione e di facilitazione della fun- zione digestiva; poi c’è l’azione coleretica, perché stimola e incrementa la secrezione biliare. Grazie alle sue sparute calorie, 13 Kcal per 100 grammi di prodotto, è indicato nei regimi ipocalorici. La presenza di acido dicaffeiltartarico fortemente depurativo stimola l’azione diuretica incrementando la secrezione urinaria, il contenuto di sodio è quasi pari a zero. Protegge dalle affezioni renali e quelle della pelle di origine eczematosa. Gli elementi minerali tonificano i tessuti intestinali inoltre la buona presenza di cellulosa contribuisce al buon funzionamento intestinale ma è anche decongestionante e vermifugo. La presenza di inulina invece aiuta ad abbassare i livelli di glicemia, modulandone i picchi glicemici. È una buona fonte di vitamina K per questo, in caso di terapie anticoagulanti per evitare interferenze è importante non abusarne. Gli antociani presenti con il loro alto contenuto di antiossidanti aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari e rallentano l’invecchiamento cellulare. Il triptofano agisce sul sistema nervoso e aiuta a combattere l’insonnia. I flavonoidi fenolici come la zeaxantina e luteina sono riconosciuti protettivi nei confronti delle malattie degli occhi legate all’età. Il suo succo viene utilizzato nei prodotti cosmetici per i capelli e per la pelle rendendola più idratata.