GLI ADORATORI DEL GRANDE MAIALE E LA LORO “SACRILEGA BEVANDA”
Sono tanti i singolari parallelismi in materia di alimentazioni, usi e costumi, mode, corsi e ricorsi storici. Un piccolo paradosso è che, mentre oggi si tende a considerare assiomatico l’abbinamento di vino rosso con la carne, hanno fondato la cultura della birra, o cervogia, proprio i popoli norreni che tradizionalmente legano una mitologia al consumo di carne (l’Edda di Snorri immagina persino che nel paradiso per gli eroi caduti in battaglia ci siano le carni inesauribili di Saehrimnir, il Grande Maiale). E ci volle il monachesimo, a partire da San Colombano, per scoprire che si poteva adattare la birra, “sacrilega bevanda”, anche al mondo cristiano e farla convivere con la cultura del vino, il che puntualmente accade a partire dal IX secolo, analogamente alla nuova grammatica alimentare che vedeva integrarsi carne e pane.