Per il Sud stato d’assedio?
Gentile Redazione di 7, leggo due intere pagine di Ernesto Galli della Loggia ( Per salvare il Sud serve lo stato d’assedio?, 14 dicembre): una discettazione sullo stato d’assedio al quale vorrebbe sottoporre l’Italia meridionale senza neppure soffonderle di una patina d’ironia... rischio quasi di credere che creda (mi si perdoni il giro di parole) davvero a quello che scrive. Un esercizio di stile, uno sfogatoio a senso unico, che tace dolosamente il fatto che i mali denunciati al Sud affliggono anche il Nord (certificato da bravo meridionale emigrato nella brumosa Padania). Angelo Medici angelomedici69@gmail.com
Ahimè, è durissima per chi fa il mestiere di scrivere dover constatare che chi legge non ha capito: dal momento che se ciò accade è senz’altro colpa di chi scrive. Eppure, mi sembrava abbastanza chiaro che la sola idea di evocare lo stato d’assedio – una misura che per le circostanze da me indicate il nostro ordinamento neppure contempla – bastasse a porre il mio testo sotto il segno delle utopie impossibili. Che si è ben consapevoli essere tali. Ma evidentemente mi sbagliavo. Dunque si rassicuri, caro lettore: scherzavo. Anche se naturalmente si è trattato di uno scherzo dal significato per nulla scherzoso: a lei capire quale. Quanto al fatto che i mali denunciati esisterebbero anche al Nord, come lei dice, non scherziamo per favore. Al Nord possono arrivare i tentacoli (e arrivano e come!) ma la testa del mostro non è a Milano .
(Ernesto Galli della Loggia)