7 SULLE ACQUE DEL TAMIGI ALLA CENTRALE DI BATTERSEA
Per la mia generazione, la centrale elettrica di Battersea rimarrà sempre quella della copertina di Animals dei Pink Floyd, con il grande maiale gonfiabile che veleggia tra le ciminiere. Un’amica che possiede un gommone mi offre l’opportunità di osservare dal Tamigi i lavori di restauro della centrale e gli innumerevoli cantieri aperti su entrambe le sponde del fiume. Francamente, tra tante nuove costruzioni e ristrutturazioni non vedo tracce di una grande architettura, molti nuovi palazzi sembrano già vecchi ancora prima di essere ultimati, e in città molti sostengono che la Brexit causerà un forte calo nelle vendite e negli investimenti immobiliari. Bisogna però ammettere che la capacità di fare e rifare è una delle componenti essenziali dell’anima di Londra, che la distingue, per inventiva e dinamismo, da tutte le altre vecchie capitali europee. «Noi non costruiamo per i nostri discendenti, ma per noi stessi e per i nostri bisogni», scriveva Virginia Woolf, con vero spirito profetico, nel 1931. «Demoliamo e ricostruiamo allo stesso modo in cui ci aspettiamo di essere noi stessi demoliti e ricostruiti». Ed è così che l’anima trova sempre il modo di rispecchiarsi nella forma delle città.