Dati e privacy La guerra Apple-Facebook è solo agli inizi
Apple vale 2 mila miliardi di dollari, Facebook 759 miliardi. Dopo mesi di schermaglie, si sono dichiarati guerra nelle scorse settimane. Le argomentazioni sono le stesse di indagini e iniziative delle autorità: Apple accusa Facebook di lucrare sui dati degli utenti e con l’ultima versione del sistema operativo iOS chiederà ai possessori di iPhone (il 15% circa del mercato) se vogliono farsi tracciare da ogni app che stanno usando. Facebook è pronto a denunciare Apple per abuso di posizione dominante: sottolinea i condizionamenti a piccole e medie imprese che fanno pubblicità online (e teme ripercussioni sulla sua raccolta). Ha ragione a temere: meno di un americano su 4 dice che si farebbe tracciare da un’app, se potesse scegliere. La privacy inizia a diventare ago della bilancia del mercato e il modello di business basato su gratuità dei servizi e sfruttamento di dati potrebbe subirne le conseguenze, indipendentemente da come andrà fra Apple e Facebook. Le prime avvisaglie ci sono: Google ha iniziato a far pagare lo spazio di archiviazione su Gmail o Foto, finora gratuito. Il futuro è questo: e passerà anche dallo scontro fra Golia e Golia.