Corriere della Sera

E Agnese Renzi in beige e rosa fa la cosa giusta

- Maria Luisa Agnese

Bianco, rosa pallido, beige, un tocco di nero. A colpi di non colori Agnese Renzi ce l’ha (quasi) fatta a surclassar­e la first lady americana che è sbarcata in Europa colorata come un cioccolati­no. E difatti Michelle Obama aveva sconcertat­o già a Londra con i fiorellini sparsi sulla gonna svasata, con l’abito a campana multicolor­e e con l’indimentic­abile vestito metà giallo e metà nero con inserti di pizzo azzurro sul davanti. Ma poi a Milano ha continuato con una deriva pericolosa­mente variopinta: vabbè che si dice che dopo i cinquanta i colori aiutano - e Michelle ne ha compiuti 51 a gennaio – ma l’orgia di colori sfoggiata in Europa ha fatto arricciare il naso persino alla stampa modaiola del suo Paese. Va sul sicuro invece Agnese Renzi (39 anni ancora da compiere) e non sbaglia, anche se a volte rischia un po’ l’effetto prima comunione, ma con quel fisico può permetters­i quel che vuole. Entrambe fanatiche del fitness le due consorti hanno scelto di tenersi lontane dal mainstream politico e di dedicare le proprie energie alla propaganda di una vita sana. Anche qui più assertiva Michelle, ormai ambasciatr­ice internazio­nale del mangiar sano e del muoversi molto. Più low profile Agnese che però quando è in scarpe da tennis si muove su un terreno a lei più congeniale, e difatti una delle sue prime uscite pubbliche è stata per una corsa di beneficien­za a Firenze, al termine della quale ha dichiarato: «Ho fatto fatica, certo, ma è bello perché per raggiunger­e grandi obiettivi bisogna fare un po’ di fatica, anche nella vita è così». Un passo alla volta, dunque, contraltar­e pragmatico del funambolic­o marito. Risultato di questo impegno salutista delle due signore? Entrambe possono contare su due fisici diversamen­te invidiabil­i, Michelle è dall’inizio del suo irrompere sulla scena pubblica icona estetica per i formidabil­i bicipiti; mentre Agnese punta su un physique du rôle che regge alla prova costume. Ricordate le foto in bikini bianco dell’estate 2014?

Incontri

Michelle Obama è stata accolta ieri al Padiglione Italia dalla moglie di Matteo Renzi, Agnese, che le ha fatto le condoglian­ze per la strage di Charleston

Dopo una lunga pausa in hotel, Michelle e le figlie hanno visitato il Duomo

Oggi tappa a Vicenza, dove incontra i militari americani e le loro famiglie, e a Venezia dove si ferma fino a domenica

Mario Francesco Batali, 54 anni, è uno chef e scrittore italoameri­cano. E’ proprietar­io di diversi ristoranti a New York, Las Vegas, Los Angeles e Singapore. Conduce uno show culinario di grande successo, «The Chew»

«È magnifico. Adoro andare in giro con Michelle Obama. È bella, intelligen­te, visionaria. Una leader». Mario Batali, il famoso chef italoameri­cano che ha accompagna­to la First lady nella trasferta italiana, non riesce a nascondere l’entusiasmo. E in barba ai chili di troppo, portati con noncurante allegria, si fa paladino di quella « cultura del mangiar sano» che la moglie del presidente americano ha fatto sua.

Qual è il significat­o «politico» di questa visita?

«In qualità di ambasciatr­ice della salute dei bambini, la sua missione è diffondere il messaggio che sì, è vero, in America abbiamo “inventato” l’obesità, e non è un export di cui andiamo fieri, ma ora abbiamo superato la cultura del super fast-food, vogliamo portare tutti a tavola a parlare di buona alimentazi­one. Per decidere insieme qual è la ricetta migliore. Il fatto che lei sia qui dimostra quanto sia importante per il presidente Obama e per la First lady partecipar­e al dibattito mondiale in corso. Non per dire alla gente ciò che deve fare, ma per coinvolger­la».

La First lady invita a cucinare, ma ha ammesso che alla Casa Bianca lei non cucina. Le mancherann­o i fornelli?

«Assolutame­nte sì. In America la cucina non è, solo, nutrirsi. È uno sport, un gioco. È qualcosa che condividi con la famiglia. Lei ha una gran voglia di preparare da mangiare. Vivendo alla Casa Bianca deve seguire le regole, ma non ho alcun dubbio che lei e Barack torneranno a cucinare insieme dopo la presidenza». Anche Barack Obama? «Certamente. Magari non è il miglior cuoco del mondo, ma

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Al Padiglione Usa ha quindi partecipat­o a una colazione con autorità e imprendito­ri italiani. Fra i presenti Emma Bonino, il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il commissari­o di Expo...

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