Corriere della Sera

SULLE UNIONI CIVILI PER I GAY LA TV È PIÙ AVANTI DEI POLITICI

- Chiara Maffiolett­i

L’Opec, il cartello dei produttori di petrolio, ufficialme­nte nega e non potrebbe essere altrimenti. Ma da qualche giorno qualcosa si muove in direzione di un possibile accordo per contenere l’offerta e far rialzare i prezzi. Prove di intesa tra Arabia Saudita e Russia. Per prime sono intervenut­e le terze linee: uno scambio di buone intenzioni tra il segretario generale Opec, il libico Abdallah El-Badri, e il vicepresid­ente di Lukoil, Leonid Fedun. Poi le seconde: il ministro dell’energia di Mosca, Alexander Novak, ieri ha parlato di una proposta di Riad di tagliare l’output del 5%. Tanto è bastato per far schizzare al rialzo il barile, tornato a quota 34 dollari.

Si andrà avanti su questa strada? Il sentiero è impervio ma il tracollo dei prezzi ha ormai messo tutti con le spalle al muro. A Mosca e persino nella ricca Riad la crisi morde le economie e minaccia la stabilità. Per non parlare degli altri Paesi produttori, dall’area mediorient­ale fino a Venezuela e Algeria.

In questa situazione senza «Di fatto, famiglie», è in questo caso il titolo, che ricorda tanto nella sua lucida semplicità lo slogan del momento, «Svegliati Italia». Discovery (di cui fa parte Real Time), ha spiegato, in una nota che accompagna lo speciale, di essere un editore «attento alla narrazione delle evoluzioni sociali della realtà», che «propone un racconto libero da filtri, condiziona­menti e ideologie per favorire una maggiore conoscenza delle unioni civili». Come dire: questo è il mondo e noi ve lo mostriamo.

Un’educazione alla diversità che non ha il valore di un disegno di legge, ma che parla a milioni di persone. Perché mandare in onda (come in «Di fatto, famiglie») la testimonia­nza di un prete che battezza le tre gemelline di una coppia gay ha un significat­o. Così come ce l’ha l’assoluzion­e senza esitazioni a una ragazza non sposata, incinta di un uomo ma fidanzata con un altro, andata in onda non su qualche rete per giovanissi­mi, ma su Rai 1. E arrivata non da Justin Bieber, ma da don Matteo.

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