Corriere della Sera

Parti turista e torni amico. Arrivano i venditori di «esperienze»

Dall’India a Cremona tutti le formule per vivere nei posti scelti per le vacanze. Ecco come

- Fabrizio Guglielmin­i

li anglosasso­ni lo chiamano «experienti­al» o «immersion travel». Immersi nel mondo, condividen­do cultura, sport, food e arte con chi in un dato luogo ci vive. E il World Travel Market, la fiera del turismo globale con appuntamen­ti dal 29 marzo prossimo a San Paolo, Dubai, Città del Capo e Londra, per il 2016 punta sull’emozione: fare qualcosa con e per le persone che s’incontrano in viaggio ( www. wtmworld. com). Un esempio è la comunità del villaggio di Palmarin, nella regione senegalese del Sine Saloum, dove i residenti gestiscono strutture turistiche e tutelano una delle aree umide più belle dell’Africa Occidental­e ( www.palmarin.net). Ma l’emozione è anche vicina a noi. Andrea Rurale, direttore del Mama (Master in Art Management) all’università Bocconi, sta attivament­e seguendo il city-branding di Cremona: «La sfida è creare un brand che unisca tutte le eccellenze da Monteverdi al torrone». Fra i primi casi europei, l’associazio­ne « Parisien d’un Jour » www.parisiendu­njour.fr è nata nel 2007 e ha come motto: «Arrivi come visitatore, riparti da amico». E sempre dall’esperienza (spesso deludente, o peggio) degli alberghi indiani di fascia medio-bassa è partita l’avventura del 22enne Ritesh Agarwa l , fondatore del network www.oyorooms.com con 4.000 hotel partner in 160 città indiane: garantendo 30 standard di base per ogni albergo, la app Oyo permette di scegliere camere da 16/70 dollari. Il fenomeno Agarwal afdi SCAMBIO Turisti e bambini Masai in Kenya. Col Sudafrica, è uno dei Paesi africani che investe in viaggi esperienzi­ali ferma di essersi ispirato a una sola idea: « La qualità dell’esperienza di chi utilizza il nostro brand». Già, il brand: «Pensiamo ad “I AMsterdam”, con un’idea semplice quanto geniale è veicolata per intero quella città» dice Rurale che coordina uno dei tre Master «esperienzi­ali» (turismo, moda e food) che la Bocconi propone agli studenti. Il riferiment­o globale è Viator, acquistata da Tripadviso­r per 200 milioni di dollari ( it. viator.com), sito e app che offrono esperienze nei cinque continenti. Anche due startup italiane sono in crescita: Guide Me Right ( www.guidemerig h t . c o m ) e ItalyXP ( italyxp.com/it), quest’ultima iniziativa del ragusano Saverio Castillett­i: «Proponiamo online tour culturali, corsi di cucina ed enologia, i punti di forza del nostro Paese». Nel riunire i guru europei, la Grecia ha battuto tutti: nell’ottobre scorso Santorini ha ospitato la prima edizione della Conferenza internazio­nale sul turismo esperienzi­ale «Imic». Le conclusion­i: «Fra dieci anni pochi ricorderan­no un dato hotel in cui hanno soggiornat­o, ma non potranno mai dimenticar­e la sfilata per un matrimonio balinese o un giro in moto nella campagna toscana».

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