Corriere della Sera

Dai giovani di 13 Paesi spinta per un nuovo corso a Bruxelles

Il seminario sull’isola dal 27 agosto assieme ai presidenti dei Parlamenti continenta­li guidati da Boldrini

- Stefania Chiale

Si va dai tempi della Brexit, con Parigi e Roma che hanno fretta di accompagna­re Londra alla porta (e Berlino che invece tollera un check-out ritardato) a un ripensamen­to della governance della Ue, dei meccanismi di funzioname­nto dei Consigli europei. Dal lancio di un mega programma Erasmus ai primi esperiment­i di una futuribile unione militare, sino alla proposta forse più innovativa: un piano straordina­rio per il recupero dei luoghi di cultura europei, un piano che sia fuori dalle strettoie del patto di Stabilità e dentro un ripensamen­to del programma di investimen­ti elaborato da Jean-Claude Juncker.

L’agenda del premier

Nelle intenzioni di Matteo Renzi non potrebbe esserci un’agenda più ambiziosa. L’Europa è in crisi, la Gran Bretagna la sta lasciando, i tre leader più in vista dell’Unione trascorrer­anno insieme cinque ore, quasi interament­e in navigazion­e, sull’incrociato­re Garibaldi. Una breve tappa a Ventotene, lunedì pomeriggio, per rendere omaggio alla memoria di Altiero Spinelli, insieme agli spostament­i in elicottero, nel golfo di Napoli, renderanno il vertice fra il presidente del Consiglio, la cancellier­a Angela Merkel e il presidente francese François Hollande anche scenografi­camente senza precedenti.

Gli incontri di lunedì hanno il compito di dare indicazion­i, su come rilanciare la Ue, agli altri 23 Stati che a settembre saranno riuniti a Bratislava per un Consiglio europeo informale. Quanto gli appuntamen­ti di Ventotene e della Garibaldi saranno in questo senso produttivi lo sapremo nei prossimi giorni, ma di certo la carne al fuoco è tantissima, e riguarda anche direttamen­te l’Italia. Per discutere di cultura, crescita economica, sicurezza, giovani, difesa comune, intelligen­ce, migrazione, bilancio comunitari­o, servizio civile europeo, il vertice vero si terrà a cena, nei saloni della Garibaldi, dopo l’incontro con i giornalist­i.

Il bilancio della Ue

Renzi è a caccia di una ristruttur­azione

La trentacinq­uesima edizione del Seminario di Ventotene dell’Istituto di studi federalist­i Altiero Spinelli si aprirà sabato 27 agosto con un’inedita alleanza tra nuove generazion­i e rappresent­anti istituzion­ali dell’Ue.

Giovani federalist­i di 13 Paesi europei, studenti e cinque presidenti di Parlamenti dell’Unione saranno in marcia con tutta la cittadinan­za per rendere omaggio al padre fondatore dell’Europa Altiero Spinelli (a trent’anni esatti dalla sua morte) e, nel suo nome, ridare slancio al progetto europeista dopo lo choc del referendum inglese che ha deciso

Il Manifesto — per esteso il documento «Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto», considerat­o uno dei testi fondanti della Ue — prefigurò la necessità di una federazion­e europea dotata di un Parlamento e di un governo democratic­o i presidenti dei Parlamenti europei (Italia, Francia, Lussemburg­o, Slovenia e Spagna) che si incontrera­nno al Seminario di Ventotene il 27 e il 28 agosto la Brexit. La presidente della Camera Laura Boldrini e i suoi omologhi Claude Bartolone (Francia), Mars Di Bartolomeo (Lussemburg­o), Milan Brglez (Slovenia) e Pío García-Escudero Márquez (Spagna) dialoghera­nno con i giovani federalist­i sui modi per completare l’integrazio­ne europea e sostituirl­a alle politiche dei muri.

I cinque presidenti sono firmatari della Dichiarazi­one «Più integrazio­ne europea: la strada da percorrere» presentata il 14 settembre scorso a Montecitor­io e oggi sottoscrit­ta da 15 presidente di Assemblee parlamenta­ri. All’indomani della Dichiarazi­one, i

In tema di sicurezza è condiviso al momento un embrione di percorso fondato sulla mutualizza­zione delle risorse, sulla Giovani federalist­i europei (Gfe), hanno inviato una lettera alla presidente della Camera chiedendol­e «di proseguire questo cammino — spiega al Corriere della Sera Giulio Saputo, segretario generale dei Gfe —, e di iniziare una collaboraz­ione per allargare la cerchia del consenso. Abbiamo invitato la presidente alla giornata Giulio Saputo: «Vogliamo dare concretezz­a al sogno degli Stati Uniti d’Europa» Cambiare i meccanismi di funzioname­nto dei Consigli e la governance Ue di apertura del Seminario di Ventotene e lei ha coinvolto i suoi omologhi europei».

La giornata di apertura, voluta da Gfe, Istituto Spinelli, Cime (Movimento europeo in Italia), Movimento federalist­a europeo e il Comitato Eutopia 2.0, seguirà di pochi giorni il vertice italo-franco-tedesco di domani sulla portaerei «Garibaldi» vicino all’isola di Ventotene. «Questo ha un grande significat­o politico — prosegue Saputo —. Il nostro obiettivo è quello di forzare le istituzion­i europee affinché l’incontro di domani sia una concretizz­azione del sogno europeista originario, non solo un incontro di facciata. È necessario procedere verso l’obiettivo originario: l’unione politica, gli Stati Uniti d’Europa». Un obiettivo sentito con un’urgenza sempre maggiore, spiega Saputo: «Oggi manca il consenso nell’Europa: i cittadini ci vedono solo un insieme di regole. Vogliamo suggerire che c’è altro dietro. Ed è qualcosa che va concretizz­ato in fretta: a fine anno e per tutto il 2017 ci saranno delle scadenze elettorali importanti: il rischio che i populismi vincano e si facciano passi indietro esiste».

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