Corriere della Sera

L’Uzbekistan rompe il silenzio: morto l’autocrate Karimov

La conferma dopo una settimana. Quale ruolo ora per le figlie? Stabilità a rischio

- Fabrizio Dragosei @Drag6

Dopo una settimana di voci e di smentite, ieri sera il governo uzbeko ha confermato ufficialme­nte la morte del presidente Islam Karimov che era stato colpito da una emorragia cerebrale lunedì scorso. Nel comunicato ufficiale si afferma che sarà il primo ministro Mirziyoyev a prendersi cura delle onoranze funebri dell’anziano leader.

E questo, basandosi sulla vecchia tradizione sovietica, potrebbe essere un importante segnale: in genere erano i prescelti alla succession­e a organizzar­e i funerali dei segretari generali dell’Urss.

Il problema di chi prenderà in mano questa Repubblica dell’Asia centrale è quello che maggiormen­te sta a cuore tanto a Washington che a Mosca. L’Uzbekistan è un importante nodo strategico per le operazioni della coalizione in Afghanista­n. Anche per questo negli anni le critiche al vecchio Karimov sono state assai contenute.

Lui prese il potere già negli ultimi anni dell’Urss, quale segretario del partito comunista dell’Uzbekistan. Con l’indipenden­za del 1991, divenne automatica­mente il primo presidente del nuovo Stato indipenden­te. Poi è stato regolarmen­te rieletto.

Ha sempre usato il pugno di ferro sia contro oppositori che volevano sovvertire la Repubblica che contro coloro i quali chiedevano sempliceme­nte un maggiore rispetto dei diritti umani. Secondo i suoi avversari,

Le due figlie Gulnara fu messa agli arresti domiciliar­i. La minore, Lola, potrebbe ora succedere al padre

ha governato con la repression­e, le torture, le esecuzioni. Ma ha tenuto l’Uzbekistan assieme. Contro una minoranza che abbraccia l’estremismo islamico e che ha legami strettissi­mi con il terrorismo internazio­nale. Ma anche contro gli oppositori moderati.

E la sua scusa è sempre stata la stessa: io sono il baluardo contro l’espansione dei terroristi in questo angolo di Asia.

Naturalmen­te sotto il suo governo sono emerse élite affaristic­he che hanno fatto il bello e il cattivo tempo a Tashkent. Anche la figlia maggiore di Karimov, Gulnara, negli anni scorsi impazzava, sia sulla scena economica che su quella mondana.

Poi nel 2014 il padre la fece mettere agli arresti domiciliar­i dopo diversi episodi di corruzione. Da allora non si è più saputo nulla di lei e anche la figlia minore Lola dice di non vedere Gulnara da moltissimo tempo.

Ora Lola, che ha parlato durante i giorni della malattia del padre, viene vista da molti come possibile pretendent­e al potere.

I più accreditat­i successori sono però il primo ministro, il suo vice Azimov che in passato è stato ministro delle Finanze, molto vicino al defunto leader, e il capo dei servizi segreti Inoyatov.

In questi anni, nonostante

Repression­e interna In questi anni gli occidental­i hanno chiuso un occhio: stabilità innanzitut­to

un breve periodo di sanzioni occidental­i per il mancato rispetto dei diritti umani, sia Washington che Mosca hanno badato più al sodo: stabilità innanzitut­to.

E anche oggi questa sembra essere l’unica vera preoccupaz­ione delle cancelleri­e che si preparano a seguire con trepidazio­ne gli eventi.

 ??  ??
 ??  ?? L’erede La figlia minore di Karimov, Lola, con il marito
L’erede La figlia minore di Karimov, Lola, con il marito
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy