Corriere della Sera

Ma è Gigio che deve essere protagonis­ta

- Di Arianna Ravelli

«Lasciate stare Gigio. Il male è Raiola, lo showman». «Lasciate stare Gigio: il problema è Mirabelli in difficoltà». Su un punto sono d’accordo, l’agente e il ds. Lasciamo stare Gigio. Frase ineccepibi­le se rivolta a coloro che insultano (tra parentesi: un ambiente ostile gioca a favore di chi vuole spostare il ragazzo al prezzo più basso possibile). Ma ora è Donnarumma che non dovrebbe volere di essere lasciato in pace. È lui — che a 18 anni è adulto per la legge e anche per il campo — che dovrebbe desiderare una parte da protagonis­ta nella sua vita. Ieri ha fatto un passo in questo senso. Per la prima volta dallo scoppio della II guerra Milan-Raiola (perché di questo si tratta, ed è scoppiata mesi fa) ha parlato. E, in due righe su Instagram, ha smentito la linea scelta dal difensore che, a nome suo, aveva mandato email al Milan per invalidare il contratto. Con quel post, l’ipotesi della causa (già improbabil­e) esce definitiva­mente dal tavolo. Bene. Ora valuti con attenzione: se è assistito nel modo a lui più convenient­e, se crede nel Milan, se è il caso di intavolare una trattativa per andarsene (a questo punto, sembra di capire più a luglio che ora). E quindi decida (lui) di conseguenz­a. Il resto è strategia: il divide et impera è quella più di moda al momento. Raiola vuole dividere Fassone da Mirabelli, il Milan vuole dividere Gigio (e la sua famiglia) dai Raiolas. In estate hanno vinto il Milan (come si è capito dall’assenza di clausola e commission­i) e Gigio, che ha strappato ottime condizioni. Nel frattempo sarebbe bello se tutti quelli sono al fianco di Gigio pensassero al suo bene e tutti quelli che dicono di amare il Milan pensassero al bene del club.

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