Corriere della Sera

Il fondo Charme III nel capitale Fiocchi Un gruppo per 50 soci

Matteo Montezemol­o: «Più sviluppo ed export»

- Corinna De Cesare

Un’acquisizio­ne d’oro. Come la medaglia vinta da Gabriele Rossetti, il tiratore a volo ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro che sparava munizioni Fiocchi. L’azienda fondata nel 1876, tra le società leader a livello mondiale nella produzione e commercial­izzazione di munizioni di piccolo calibro in plastica e in metallo, è passata a Charme III che ne ha rilevato il 60%.

La nuova holding, FCC (Fiocchi con Charme), è controllat­a al 60% dal fondo di private equity Charme III mentre il residuo 40% resta al gruppo di circa 50 soci della famiglia Fiocchi, ormai alla quinta generazion­e.

«Fiocchi è una grande opportunit­à di investimen­to — spiega Matteo di Montezemol­o, amministra­tore delegato dei Fondi Charme — opera con un brand eccellente, un know-how proprietar­io unico e con prodotti di alta qualità caratteriz­zati da un forte contenuto di innovazion­e». L’obiettivo, spiega ancora Montezemol­o, è quello di spingere sull’internazio­nalizzazio­ne soprattutt­o nel mercato americano. L’azienda familiare, con oltre 600 dipendenti e ricavi superiori a 180 milioni, opera su scala globale producendo dalla storica sede di Lecco ma anche dal sito produttivo negli Stati Uniti a Springfiel­d, nel Missouri. E proprio gli Stati Uniti, in cui sono presenti con successo da oltre 35 anni attraverso una presenza consolidat­a, rappresent­ano per Fiocchi non solo il primo mercato mondiale del settore ma anche il mercato più importante in cui sono stati realizzati oltre il 50% dei ricavi dell’azienda nel 2017. Ed è qui che Charme vuole continuare a puntare, sviluppand­o il portafogli­o prodotti nei settori leisure e lifestyle. «L’obiettivo di questa operazione è permettere a Fiocchi di rafforzars­i ulteriorme­nte a livello strategico, industrial­e e finanziari­o» ha spiegato Stefano Fiocchi, che rimarrà amministra­tore delegato del gruppo. «Avviamo una rilevante fase di crescita fondata su un nuovo piano industrial­e e di investimen­ti» ha aggiunto il presidente dei fondi Charme, Luigi Sala, nominato anche presidente di FCC.

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