Allegri: «Il cambio? Il merito è di Pjanic, si è fatto male al momento giusto»
Ottantuno secondi per lanciare la Juve verso lo scudetto. Tanto è bastato a Douglas Costa per sfruttare il primo pallone della sua partita e innescare il vantaggio di Mandzukic. Non è tutto, perché il brasiliano nella ripresa si è ripetuto con Howedes e Khedira. Così festeggia: «È stata la mia miglior partita in Italia. Dopo Madrid ci siamo uniti, questa vittoria è un passo importante verso il titolo ma non è ancora finita». Tre assist di Douglas (prima volta in carriera nello stesso match) e tre punti che valgono il +6 sul Napoli. «Il merito è tutto di Pjanic che si è infortunato» sorride Massimiliano Allegri (foto) che ha inserito Costa proprio a causa della contrattura patita dal regista. «Il vantaggio non è assolutamente sufficiente e non possiamo gestirlo — riflette —. Non era semplice dopo la batosta di Champions, siamo stati lucidi. I ragazzi non vogliono farsi sfuggire il settimo scudetto e puntano ad essere ricordati tra trent’anni come i migliori della storia juventina. Quindi ora bisogna vincere a Crotone, poi penseremo allo scontro diretto». L’umore è di nuovo alto, così il tecnico torna a parlare di futuro: «Voglio restare ancora per tanto. Ci incontreremo con la società come alla fine di ogni anno e discuteremo ma prima dobbiamo vincere campionato e Coppa Italia. Poi, faccio una battuta: se non vinco, magari la società mi dice: Max, aria!».