L’omaggio a Björk di Gucci Garden
Progettare musei non è semplice. Il progetto di un Museo della moda italiana è già apparso tra le osservazioni del neoministro per i beni culturali Alberto Bonisoli all’inaugurazione di Pitti a Palazzo Vecchio. Ma proprio a una manciata di metri da lì, ecco la sede di un museo che della moda ha coniugato i due volti, quello convenzionale, l’abito, e quello più contemporaneo, la
rilettura della creatività. Di questo vive il Gucci Garden. Alla galleria permanente studiata da Alessandro Michele, creativo della griffe, e da Maria Luisa Frisa, storica di moda, per raccontare la storia gucciana da ieri si è aggiunta una area dedicata alle esposizioni temporanee: due nuove sale, le period room dove ora è ospitato un omaggio alla cantautrice islandese Björk. Al centro l’abito creato da Michele per il video musicale The Gate (2017): abito luminescente e dalle fattezze di una creatura onirica trasformato ora in installazione. Ma il Gucci Garden riserva un’altra sorpresa: nel suo Cinema da camera sarà possibile vedere un corto, un nuovo episodio di Zeus Machine, parte di un ciclo firmato dal gruppo Zapruder. In perfetta sintonia con il Garden museale in muratura, quello arboreo (33 ettari) di Boboli. «Il nostro progetto culturale su tre anni — ha detto Marco Bizzarri, presidente Gucci — vuole riportare prestigio a uno dei patrimoni artistici e naturali più importanti del mondo».