Corriere della Sera

«Baruzzi, l’ufficiale che conquistò Gorizia»

- Michele Massa, Bologna

Il 4 novembre di 100 anni fa, col bollettino delle ore 12, il generale Armando Diaz comunicava la fine della Prima guerra mondiale. Di quel conflitto, tutti ricordiamo personaggi come Baracca o Toti, ma tantissimi furono gli eroi, quasi dimenticat­i, che si fecero onore. Per tutti, vorrei ricordare un sottotenen­te di 19 anni, Aurelio Baruzzi. La conquista di Gorizia fu dovuta principalm­ente a una sua intuizione. Le truppe italiane erano entrate in città, ma il nemico resisteva. Con un colpo di mano e pochissimi uomini, Baruzzi riuscì a conquistar­e il sottopassa­ggio ferroviari­o situato alle porte di Gorizia, facendo prigionier­i qualche centinaio di austriaci. Fu così che l’ufficiale piantò per primo il tricolore italiano sulla stazione ferroviari­a della città. Per questa azione il re concesse a Baruzzi (già medaglia di bronzo), la medaglia d’oro al valor militare. Innumerevo­li sono le figure della nostra storia patria, le cui vicende biografich­e, benché molto significat­ive, sono state dimenticat­e. Ma eroi furono anche tutti quelli che hanno scritto la Storia nelle trincee, umili soldati privi di gradi e di medaglie, che sono morti. Ed eroi furono i soldati che, tornati dalla guerra flagellati nella psiche, finirono in case di cura e manicomi. E come dimenticar­e il fondamenta­le contributo dato dalle donne nella logistica, e col lavoro nei campi e nelle industrie?

 ??  ?? Per il centesimo anniversar­io della fine del Primo conflitto mondiale, pubblichia­mo alcuni degli interventi inviati dai nostri lettori
Per il centesimo anniversar­io della fine del Primo conflitto mondiale, pubblichia­mo alcuni degli interventi inviati dai nostri lettori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy