Papa Francesco «Mancano leggi per tutelare le famiglie»
«Sono consapevole delle mille difficoltà che incontrate nel vostro quotidiano servizio...». Papa Francesco riceve i rappresentanti dell’associazione nazionale magistrati, a 110 anni dalla fondazione, e la sua riflessione sui tanti «ostacoli» che devono affrontare nel loro lavoro, dalla «carenza di risorse» alla «crescente complessità delle situazioni giuridiche», diventa anche l’occasione per denunciare i «vuoti legislativi» del nostro Paese: «Ogni giorno dovete fare i conti, da un lato, con la sovrabbondanza delle leggi; e, dall’altro, con vuoti legislativi in alcune importanti questioni, tra le quali quelle relative all’inizio e alla fine della vita, al diritto familiare e alla complessa realtà degli immigrati».
Sulla famiglia, in particolare, Francesco aveva già accusato «le logiche che privilegiano l’individuo invece delle relazioni e del bene comune» nel discorso consegnato l’anno scorso al Forum delle famiglie: «Si fatica a comprendere il valore della famiglia, nonostante negli ultimi anni di crisi economica la famiglia abbia rappresentato il più potente ammortizzatore sociale,
Gli incontri
Ha ricevuto le sindache di Madrid e Barcellona e il fondatore di «Open Arms»
capace di ridistribuire le risorse secondo il bisogno di ognuno». Il pontefice osservava che «il pieno riconoscimento e l’adeguato sostegno alla famiglia dovrebbero rappresentare il primo interesse da parte delle istituzioni civili, chiamate a favorire il costituirsi e il crescere di famiglie solide e serene, che si occupino dell’educazione dei figli e si prendano cura delle situazioni di debolezza». In tema di migranti, tra l’altro, è significativo che Francesco abbia ricevuto venerdì sera in udienza privata le sindache di Madrid e Barcellona, Manuela Carmena e Ada Colau, e il fondatore di Open Arms Oscar Camps, arrivati a Roma per l’incontro tra alcuni sindaci di grandi città spagnole e italiane a sostegno delle azioni di salvataggio delle Ong nel Mediterraneo. Mentre il Papa concludeva il suo incontro con i magistrati, la Santa Sede ha comunicato una novità importante in campo finanziario: la nascita di una «Autorità anticorruzione» in Vaticano. Di fatto si tratta di un’evoluzione e di un rafforzamento dell’ufficio del Revisore generale dei conti, l’ente che ha il compito di controllare i bilanci: la nuova Autorità, collegata al Consiglio per l’economia, avrà il potere di «richiedere e ottenere» i bilanci di tutte le amministrazioni vaticane.