«La storia del migrante con la pagella mi ha commosso»

Caro Aldo, forse quello che scrivo non è politicamente corretto, ma è sincero, e viene da un vecchio signore di 89 anni che non ha più motivo di raccontare storie ad effetto, ma che le divise di orbace le ha viste davvero, e se le ricorda ancora. Ho letto la storia del piccolo migrante del Mali con la pagella cucita sotto la giacca; ho pensato a tutti i migranti annegati per fuggire dalla ferocia del loro Paese e dalle torture dei Centri Libici. Ho trattenuto le lacrime, e ho risentito la voce che gridava «è finita la pacchia», mentre una folla in delirio applaudiva di fronte ad una catena di rosario e a un libro dei Vangeli. Scrivo queste poche parole mentre posso ancora farlo; poi, quando la nuova divisa sarà d’orbace, dovrò, dovremo tacere tutti.