Oggi il compleanno del presidente emerito Gli auguri di Steinmeier «in ricordo dei nostri incontri»
«Come si dice nella mia Livorno, ho avuto una botta di vecchiaia, caro mio». Così Carlo Azeglio Ciampi confidava agli intimi la propria debolezza, nei giorni in cui sentì avvicinarsi il novantesimo compleanno. Giorgio Napolitano, che di anni ne fa oggi 95, ammette di essere «infragilito», applicando a sé stesso un termine di solito utilizzato soprattutto quando si misura la tenuta dei materiali metallici. Quasi a sottintendere un Dna «di ferro». Non c’è però nulla di strano, nella confessione di vulnerabilità del nostro undicesimo (con il bis di un biennio supplementare) capo dello Stato. Infatti, oltre al peso dell’anagrafe, basta ricordare il delicatissimo intervento all’aorta che subì, e superò, il 24 aprile 2018, e che gli ha lasciato alcuni postumi.
Questo nuovo traguardo della quinta età — così i gerontologi definiscono l’ingresso sopra quota 90 — Napolitano lo trascorrerà con moglie, figli e nipoti, nell’abitazione romana di via dei Serpenti. È qui che incontra gli amici, dai quali si fa aggiornare su quanto accade in Italia e nel mondo. Con un’attenzione particolare, come sempre,
Giorgio Napolitano, da sinistra: con il cappello di carta a parlare con gli operai; nel ‘79 al XV congresso del Pci, responsabile della politica economica; nell’89 a Washington da ministro degli Esteri del governo ombra del Pci, con il segretario Achille Occhetto
Il capo dello Stato Giorgio Napolitano al discorso di insediamento per le vicende europee. Più rade, ormai, le tappe nello studio da senatore a vita di Palazzo Giustiniani, mentre è più facile incrociare nella vicina piazza della Madonna del Monte l’ex first lady Clio, che si concede ancora qualche breve passeggiata e un caffè.
Toccherà a lei, stamane, leggere al presidente emerito i messaggi che i postini hanno già cominciato a recapitare. A parte le attese telefonate di Sergio Mattarella e del commissario Ue Paolo Gentiloni, il premier Conte gli ha indirizzato gli auguri «a nome mio e del governo, memore dell’impegno da lei profuso al servizio della Nazione». Ed è poi annunciata una missiva del presidente della «Konrad Adenauer Stiftung» Hansgert Pöettering, che ha lungamente guidato l’europarlamento.
Frank-walter Steinmeier, presidente della Repubblica Federale tedesca, nel ricordo dei «numerosi e amichevoli incontri», auspica che l’italia possa far fronte alle conseguenze della pandemia grazie pure alla solidarietà europea, e promette «anche in futuro d’impegnarsi per l’amicizia tra Italia e Germania, e per la nostra Europa unita». Sempre da Berlino è arrivato un messaggio di Wolfgang Schauble, presidente del Bundestag, che di Napolitano rammenta «la dedizione alla democrazia parlamentare e alle sue istituzioni, in Italia e in Europa, come un esempio sempre attuale». Analoghi toni d’amicizia e rispetto li esprimono Heinz Fischer, già capo dello Stato austriaco, e Joachim Gauck, ex presidente tedesco, rievocando «la visita comune a Sant’anna di Stazzema, che rese possibile un nuovo capitolo di riconciliazione e amicizia tra i nostri Paesi».