Puntare su ricerca e formazione per rimettere in moto le imprese
La lotta all’evasione è una delle vittima del virus mentre il sommerso vale ancora il 12% del Pil
Dall’inizio della pandemia l’Agenzia delle entrate ha erogato oltre 6 miliardi di contributi a fondo perduto sulla base dei cali di fatturato e delle dichiarazioni al Fisco dei beneficiari. Inoltre, per non aggravare le condizioni di cittadini e aziende in difficoltà ha rimodulato la sua attività di controllo. Ma adesso è ora di distinguere tra i meritevoli di sostegno e gli approfittatori. Parte da questo spunto l’analisi di Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola domani gratis con il Corriere della Sera.
Il sommerso nel nostro Paese, pur con diversi miglioramenti legati anche all’introduzione della fatturazione elettronica e alla spinta sempre più forte ai pagamento digitali, vale sempre quasi il 12% del Pil. Una tassa occulta, molto onerosa, che grava sulle spalle degli onesti. Le verifiche sui sussidi e la ripresa della lotta ai disonesti non si possono rimandare. Il Fondo per la diminuzione della pressione tributaria vive con la lotta all’evasione: è vuoto. Un vero peccato.
Per una rapida ripartenza del Paese però diventa dirimente il ruolo della ricerca e della formazione. Lo ribadisce con forza Monica Poggio, amministratore delegato di Bayer Italia e volto di copertina di questa settimana: «Occorre ripartire dalle basi. Perché se qualcosa di buono c’è, come la farmaceutica specializzata, ci sono anche troppe insufficienze, a partire dal digitale
Il film di Natale della Disney va in streaming: colpo finale all’industria del cinema?
in aula. Serve più formazione tecnica, coinvolgete le aziende».
Nella sezione finanza invece si racconta il caso di «Soul»: il prossimo blockbuster di Natale della Disney sarà distribuito soltanto in streaming. È il colpo finale all’industria cinematografica? Le diverse regole d’ingaggio degli spettatori cambiano l’esperienza del processo di acquisto e consumo. Era già successo ai discografici, ma un altro modello di business è possibile. Approfondisce l’argomento per L’Economia il rettore dell’Università Bocconi, Gianmario Verona.
Per il secondo appuntamento dedicato a L’Economia del futuro, il percorso dedicato alla sostenibilità del business e a come raggiungerla, l’ex consigliere di Obama e Hillary Clinton, Alec Ross, immagina un nuovo modello di capitalismo, portatore di valori per la comunità e con l’uomo al centro. E nota: «Dalla moda al food: il contributo dell’Italia sarà grande».
Nella sezione imprese, la storia di Take Off, l’innovativo outlet pugliese che «riempie» le taglie mancanti negli stock degli stilisti con i suoi sei marchi. Per realizzare i capi si rivolge alla filiera che produce per Armani, Aspesi, Etro e le altre griffe. Adesso è in cerca di nuovi investitori.
Nella sezione professionisti invece si torna a parlare di riforma fiscale, con un’attenzione particolare a imprese e lavoro autonomo. Ipotesi sul tavolo: un riequilibro tra lavoro subordinato e indipendente, esenzione per chi aumenta l’occupazione o reinveste gli utili. Infine, torna il tema delle pensioni: addio a Quota 100, troppo costosa. Al suo posto Quota 102 o un minimo di 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Ecco chi guadagna e chi perde con le possibili modifiche. Le nuove vie d’uscita vantaggiose per i dipendenti uomini e per chi ha versato i contributi prima dei 25 anni.
Addio a Quota 100: chi guadagna e chi perde con le possibili novità, Quota 102 e Quota 41