La vecchia guardia rilancia il Napoli e Gattuso tira un sospiro di sollievo
Battuto il Benevento, fondamentale il primo gol del redivivo Mertens. Politano raddoppia
Alla fine è il gruppo storico ad avere ragione, ed è un centravanti atipico come Dries Mertens a stabilire la differenza con il recente e deludente passato. In area Gattuso sistema (finalmente) un piccoletto che lavora con e per la squadra. E che legittimamente apre le marcature contro il Benevento.
Finisce 2-0 il derby campano, l’altro gol è di Politano nella ripresa, ed è la risposta concreta del Napoli dopo l’eliminazione dall’Europa League. È lo spiraglio per guardare con cauto ottimismo alla qualificazione Champions. Lo scatto d’orgoglio per tenere lontane le voci che continuano a susseguirsi sui ritorni eccellenti in panchina (Sarri) e nuovi progetti. De Laurentiis torna allo stadio, incoraggia la squadra ma non deroga al silenzio stampa imposto dopo la sconfitta con l’Atalanta. Senza troppa enfasi, una rondine non fa primavera, la vittoria contro il Benevento può rappresentare per Gattuso un nuovo inizio, senza l’assillo di altre competizioni e soprattutto con il recupero di giocatori importanti. Non è mai tutto semplice: Koulibaly, appena rientrato, si fa espellere per doppia ammonizione e non ci sarà mercoledì contro il Sassuolo.
Il Napoli si rilancia con la vecchia guardia: Ghoulam torna titolare dopo tre mesi e Mertens (uscito poi con il ghiaccio attorno alla caviglia) riprende il suo posto al centro del tridente. Inzaghi squalificato (in panchina c’è D’Angelo), ripropone la squadra (escluso Glick) che aveva fermato la Roma allo stadio Vigorito. Stavolta però non basta l’organizzazione e l’efficacia in fase difensiva, i giallorossi restano chiusi dentro l’area per tutto il primo tempo, ma il Napoli aggira la barriera con i cambi di gioco. Nasce così il gol di Mertens, dopo poco più di mezz’ora di gioco, ed è questa l’idea-partita che continua anche nella ripresa, quando il Benevento inevitabilmente alza il baricentro. Insigne mette la palla giusta dentro l’area, Di Lorenzo e Politano quasi pasticciano per prenderla, ma Montipò in qualche modo viene superato: è 2-0, gara praticamente chiusa.
Inzaghi cambia l’assetto offensivo con Roberto Insigne, Sau e Gaich, ma non riesce a sorprendere gli avversari. Il Napoli accenna un sorriso, per la quarta volta di fila non prende gol nel proprio stadio, ma per alimentare l’ottimismo bisogna invertire il trend in trasferta: cinque sconfitte consecutive tra campionato e coppe. Mercoledì la prova del nove a Reggio Emilia.