Personale giudiziario Trenta trasferimenti La Flp: deportazione
Circolare «choc» del ministero. La Flp: è una deportazione illegale
Colpo di scena nella vertenza legata al personale della giustizia. I 30 dipendenti che hanno scelto di rimanere in capo allo Stato hanno ricevuto un vero e proprio ultimatum da via Arenula. Il direttore Fabbrini ha intimato loro di «scegliere nel più breve tempo possibile una sede di servizio in altra Regione». Il sindacato Flp: «È una deportazione».
Colpo di scena nella vertenza legata al personale della giustizia. I trenta dipendenti che hanno scelto di rimanere in capo allo Stato infatti hanno ricevuto un vero e proprio ultimatum da via Arenula. Il direttore generale del Dipartimento Personale, Barbara Fabbrini, infatti ha intimato loro di «scegliere nel più breve tempo possibile una sede di servizio in altra Regione». Il sindacato Flp, da sempre contrario alla regionalizzazione, si prepara a scendere sul piede di guerra. «É una deportazione» tuona il segretario regionale della Flp che parla di un «comportamento scandaloso da parte del ministero dell’Ingiustizia».
La norma di attuazione sul personale della giustizia è uno dei tanti successi ottenuti dalla pattuglia parlamentare della Volkspartei. In pratica dal primo gennaio di quest’anno, tutto il personale amministrativo dei tribunali (cancellieri, autisti e amministrativi) è passato il capo alla Regione. I circa 390 dipendenti hanno avuto tempo fino ai primi di luglio per scegliere se rimanere alle dipendenze dello Stato o passare alla Regione. In trenta hanno scelto lo Stato con la promessa di poter rimanere in Regione.
In una circolare del 3 luglio, il capodipartimento Gioacchino Natoli infatti informava il personale che poteva chiedere il trasferimenti «presso uffici giudiziari in altre regioni. O, in alternativa, presso altri uffici giudiziari in TRentino Alto Adige (Giustizia minorile e amministrazione penitenziaria) o presso altre amministrazioni».
Il 9 novembre però è arrivata la doccia gelida. Un’altra circolare, stavolta della Direzione personale, ha informato i dipendenti che solo un paio di trasferimenti (alla Giustizia minorile di Bolzano e Trento) erano stati accettati mentre l’amministrazione penitenziaria non aveva dato disponibilità. Dunque i dipendenti «sono invitati a scegliere nel più breve tempo possibile una nuova sede di servizio posta in altra regione».
Il sindacato Flp grida allo scandalo. «Questa è una vera e propria deportazione di interi gruppi familiari che da oltre trent’anni vivono e lavorano in Regione. Oltretutto — fa notare il segretario regionale della Flp, Giuseppe Vetrone — è gravissimo che un dirigente generale del ministero ignori le leggi e le norme costituzionali. Il personale in servizio in provincia di Bolzano non può essere trasferito senza il proprio assenso. Non era mai successo — aggiunge Vetrone — che a seguito della provincializzazione di interi comparti statali si arrivasse a cacciare le persone dai propri uffici. Questa vicenda kafkiana finirà in tribunale».
Lo scontro rischia di andare per le lunghe. Se i tribunali regionali, già in carenza di organico, perderanno pure gli optanti i tempi di tutti i processi rischiano di allungarsi ancora di più.