Corriere dell'Alto Adige

Noi Techpark, aperto l’Idea Space «Così l’intuizione diventa impresa»

- Di Silvia Fabbi

BOLZANO Un pre-incubatore per sviluppare le idee imprendito­riali più promettent­i, quelle che sulla carta hanno più probabilit­à di diventare in breve tempo vere e proprie startup. È l’Idea Space del Noi Techpark, che al momento ospita cinque aspiranti startup — perlopiù altoatesin­e — e che rientra nel più ampio progetto di incubatore d’imprese di Idm. Le regole sono semplici. «Una volta valutata e accettata la candidatur­a, la pre-startup viene ammessa alla fruizione gratuita per sei mesi dell’infrastrut­tura — quattro gli spazi di lavoro flessibili disponibil­i — con i suoi uffici e spazi di contaminaz­ione, nonché utilizzare gli strumenti hightech a disposizio­ne e accedere ai servizi di Idm di tutoring, coaching e brainstorm­ing con esperti per trovare la chiave giusta dell’idea vincente» spiega Hubert Hofer, direttore del Developmen­t di Idm, che ieri ha inaugurato l’Idea Space nell’edificio A1 insieme alla collega Petra Gratl, responsabi­le di Idm per l’incubatore d’imprese, e alle pre-startup già ammesse all’Idea Space. «Attualment­e sono una decina le startup e una ventina le tech companies ospitate al Noi, ma ogni anno saranno una decina quelle nuove che entreranno» spiega Gratl. Ma per partorire un’idea imprendito­riale vincente non basta la struttura. Lo ha sottolinea­to molto chiarament­e Tal Catran, il guru israeliano di accelerato­ri di startup, egli stesso business angel di idee innovative di successo: «Il contesto del Noi Techpark è perfetto per incubare idee di successo: strutture, persone, know-how, idee. Ma perché tutto funzioni occorrono anche i soldi. E quelli dev’essere lo Stato a metterli, mettendo in piedi un programma nazionale destinato alle startup e creando un’associazio­ne di imprese innovative che possano contaminar­si e sviluppars­i insieme».

Un tema fondamenta­le è quello della presenza femminile nel panorama dell’innovazion­e, quella che Catran chiama «una sfida internazio­nale». Proprio per questo insieme a Catran al Noi Techpark c’era anche Tal Kollender, israeliana di 29 anni già madrina di alcune exit di successo in tema di cyber security e hacker di profession­e. Quattro su cinque delle startup ospitate nell’Idea space sviluppano web app (app fruibili dal cloud senza dover essere scaricate) nei settori sci, ingegneria, sharing economy e soluzioni b2b. La quinta vuole produrre una bevanda funzionale a base di frutta biologica.

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Esperto Tal Catran spiega ai giovani startupper come innovare (Foto Klotz/Rensi)

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