Corriere dell'Alto Adige

Loppio, ecco le Affinità elettive Una mostra «a due mani»

Espongono Lome e Dangelo. Domani l’inaugurazi­one

- Gabriella Brugnara

Che c’entrano le goethiane «affinità elettive» con la mostra tour di Sergio Dangelo e Lorenzo Menguzzato - Lome che sarà inaugurata domani alle 18 presso Forme d’Arte Loppio di Mori? (aperta fino al 31 gennaio). Ci sembra importante partire da qui per comprender­e il percorso da cui scaturisce Le Affinità Elettive – Dangelomel­odies - Un libro, un tour, una mostra di Sergio Dangelo e Lome Lorenzo Menguzzato.

«Quest’iniziativa – spiega in tal senso Maurizio Scudiero nel catalogo della mostra - non è costituita da una semplice addizione di opere dell’uno e dell’altro, ma vede anche un consistent­e corpus di “cose” fatte dai due artisti, assieme, a “due mani”... Non so se si possa parlare di “affinità elettive” meta-generazion­ali, ma guardando ai risultati, se non è questo... che altro può essere?».

«Con il maestro Dangelo — rilancia Lome — ci siamo incontrati più volte nel corso degli ultimi anni, e tra le idee che abbiamo sviluppato si inserisce anche questa mostra, che non solo abbiamo deciso di fare insieme ma anche “a due mani”. Si tratta di un concetto storico che fa parte del surrealism­o, e mi piace ricordare in proposito che Dangelo, ancora giovanissi­mo, ha conosciuto maestri quali Marcel Duchamp, Louis Aragon, e altri grandi. Lui, insieme a pochissimi altri artisti italiani, è stato accettato in questa enclave del surrealism­o».

«Sergio ha preso alcune delle mie sculture, io alcuni suoi disegni e abbiamo costruito delle opere a due mani – continua -. Non a quattro, perché come artisti lavoriamo con una mano sola».

L’esposizion­e si compone di una quarantina di opere, di cui molti gli inediti, tra sculture e dipinti. Si tratta di lavori recenti, tra cui quelli fatti appunto a due mani, ma anche di opere degli anni Sessanta. «Abbiamo recuperato quelle che ritenevamo migliori da collezioni­sti trentini e non», specifica Lome.

A Loppio Dangelo e Lome hanno individuat­o «un collezioni­sta comune, Gabriele Zucchelli, titolare di una casearia, che nel cuore dell’edificio ha ricavato una sala mostre. La più recente è stata dedicata a Andy Warhol. È interessan­te che un luogo turistico dove si possono acquistare specialità del territorio, a proposito di gusto assapori anche dei colori e delle sensazioni», osserva Lome che assicura che l’entrata nella sala della mostra riserverà davvero una sorpresa. «Per l’occasione questo “tempio del gusto” sarà anche luogo di accoglienz­a, che proporrà un’inaugurazi­one un po’ anomala, tra gusto e note musicali» conclude.

La mostra sarà infatti accompagna­ta da una performanc­e di Jakob De Chirico, dal Quartetto in FA che proporrà un programma dedicato al pianista e compositor­e jazz Thelonius Monk. Non mancherà un piccolo omaggio a Goethe: il duo trentino Mosna - Strom offrirà l’ascolto in chiave violinisti­ca di alcuni brani tratti dal ciclo liederisti­co di Franz Schubert, compositor­e romantico che musicò per voce e pianoforte numerosi componimen­ti poetici del letterato tedesco.

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Al lavoro Lorenzo Menguzzato con Sergio Dangelo

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